Capodanno: ecco la classifica delle migliori “bollicine” per i festeggiamenti

Non è capodanno senza le bollicine dello spumante o dello champagne, a seconda dei gusti. Il capodanno a Roma per esempio non è tale senza la giusta atmosfera e il frizzo dello spumante sulle labbra, ma le bollicine non sono tutte uguali e per una fine dell’anno davvero speciale bisogna scegliere qualcosa di eccezionale cercando di districarsi tra prosecchi, spumanti e champagne, a caccia del perlage più memorabile … anche per i prezzi.

Spumanti e champagne pregiati per festeggiare in modo memorabile

Le differenze tra uno spumante e l’altro sono legate ai vitigni e alle uve utilizzate per la vinificazione, ma anche il metodo conta:

  • il metodo classico (o Champenoise) utilizzato per gli champagne con spumentizzazione in bottiglia e aggiunta di zucchero.
  • il metodo Charmat o Martinotti che si usa, ad esempio, per i prosecchi spumantizzati in cisterne.

Fatte le dovute premesse, ecco quali sono i migliori (e più cari) vini spumantizzati per festeggiare la più bella e divertente mezzanotte dell’anno

  1. Armand de Brignac Ace of Spades gold Methuselah. Uno spumante per una notte di follia racchiuso in una bottiglia tutta d’oro da 6 litri prodotto in numero limitato. Il processo di vinificazione, dalla raccolta delle uve fino al rémuage, ovvero quella piccola rotazione che bisogna far compiere alle bottiglie ogni giorno per assicurare un fine perlage, è affidato a un piccolo gruppo di specialisti che ne cura la produzione. Il costo di una di queste bottiglie è di circa 5.600 euro

  2. Krug Clos d’Ambonnay. Uno degli Champagne più rari (prodotto in due sole annate 1996 e 1998), che nasce da uve di una particolare specie di Pinot Noir su un terreno di meno di un ettaro nei pressi di Ambonnay. Un processo di dodici anni di cantina ed una ricerca minuziosa sugli equilibri gli conferisce un aromatico odore di pane caldo. Prezzo di mercato intorno ai 2.000 euro

  3. Boërl & Kroff Brut. Un brand giovane (nato nel 2008) per uno Champagne di alta gamma. La produzione è di pochi esemplari numerati (circa duemila) con una capsula in oro massiccio 18 carati. Prezzo: circa 3.000 euro.

  4. Dom Pérignon Œnothèque Rosé 1992. Icona nel mondo degli sparkling wines. Lo champagne rosé appartiene alla serie vintage che è considerato uno dei migliori ed èanche raro: all’Italia sono destinate poche decine di bottiglie. Il prezzo di mercato si attesta sugli 800 € (ma vi sono esemplari della selezione 1983 che costano anche 2000 euro

  5. Franciacorta Cuvèe Prestige Salmanazar 2011. Vino frizzante nato solo dalle migliori selezioni di uva Chardonnay, Pinot nero e Pinot bianco provenienti da 134 vigne, vengono vinificate separatamente e sapientemente assemblate alle riserve delle migliori annate. Il prezzo di mercato è di 500 euro.

  6. Le Bertole Prosecco di Valdobbiadene extra dry 2011. Spumante da occasioni eleganti, ottenuto da una rigorosa selezione di uve Glera, fragrante al punto giusto. Il prezzo per una confezione con cassa in legno Methuselah è di circa 230/250 euro.

  7. Bellavista Vittorio Moretti 2004 (con sigillo Alla Scala) 2014. La bottiglia fu realizzata per celebrare i dieci anni di collaborazione della celebre winery con il Teatro alla Scala. Il prezzo è di 120/150 euro

  8. Ferrari Balthazar Magnum millesimato. Una delle case vinicole più famose in Italia che produce spumanti per le grandi occasioni, da oltre 100 anni. La linea grandi formati, della quale Balthazar fa parte, è speciale anche per questo: 12 litri in una sola bottiglia. Il prezzo è di 560/600 euro.

  9. Champagne Louis Roederer Cristal Rosé 2002. Cofanetto Magnum Luxury perfetto per la mezzanotte di capodanno. Il prezzo è di 500 €. Esiste una versione lusso di questo champagne con una bottiglia “ingabbiata” in una rete realizzata a mano da maestri orafi, in edizione limitatissima: sette metri d’ottone bagnati in oro 24 carati. La bottiglia è una magnum da 3 litri dall’esorbitante prezzo di 17.800 euro.

  10. Mumm Cordon Rouge Formula 1. Il Mumm è lo champagne da grandi serate come il capodanno per il quale si potrebbe optare per un magnum dal costo di 500 euro.

Se pensate che questi spumanti e champagne siano troppo cari, allora dovreste conoscere il Gout de Diamant, lo champagne più caro al mondo e costa 1.800.000 euro, il cui unico esemplare prodotto è stato venduto ad un anonimo acquirente.

Ciò che lo rende così costoso è una placca in oro bianco massiccio sulla quale sono incise le informazioni d’etichetta e sul simbolo centrale, sempre nel prezioso metallo, è incastonato un diamante da 19 carati. Sono state prodotte delle versioni “più economiche” – ma sempre dai prezzi esorbitanti – destinate al mercato più “commerciale” dove le etichette in oro sono sostituite da etichette in placche d’argento con incastonato uno Svarowski al posto del diamante.

 

 

La forza delle bollicine

Lo champagne, è sicuramente uno degli alcolici più famosi in tutto il mondo. Non soltanto per il suo indiscusso pregio, o il suo gusto, ma anche perché ormai simbolo di lusso e di eleganza. Sono tante le scene dei film divenute celebri grazie allo champagne, pensate a James Bond -si, non solo Martini- Colazione da Tiffany o ancora Quando la moglie è in vacanza.

Ma vediamo di conoscere di più sulla storia di questa bevanda. Partiamo dal nome, lo champagne infatti prende il proprio nome dalla nota regione francese “Champagne”, situata a nord-est, località in cui questo vino è stato creato e prodotto. Il nome dell'inventore di sicuro non sarà sconosciuto ai più: parliamo di Dom Pierre Pèrignon, un giovane monaco benedettino.

I vini francesi da sempre, fin dal medioevo, sono stati ritenuti di pregio. La maggior parte di questi venivano prodotti dai monaci, perché avevano del terreno a disposizione, braccia per poterli coltivare e, più  importante, avevano bisogno  del vino durante la messa. Ben presto però, i vini iniziarono ad essere anche fonte di guadagno per le abbazie, ed iniziarono a farsi conoscere; quando arrivarono nelle tavole dei potenti di Francia, iniziarono ad essere conosciuti in tutto il mondo perché essi iniziarono ad offrirli come omaggio ad altri regnanti provenienti da altri paesi europei.

Nel 1600, numerose guerre e diversi saccheggi, fecero sì che le abbazie venissero abbandonate, provocando così il decadimento delle vigne. Circa 70 anni dopo, Pèrignon  trovo un convento in decadimento le vigne, per fortuna, non erano seccate, e si adoperò affinché non soltanto i campi ma anche il convento riprendessero vita.

Esistono differenti versioni su come sia nato lo champagne, in quanto c’è chi afferma che sia nato per un errore casuale durante la vinificazione dei vini bianchi, chi afferma che Perignon abbia usato degli ingredienti particolari, come dei fiori di pesco, chi ancora riporta che abbia imbottigliato il vino in modo immediato dopo la fermentazione . Ciò che diede un effetto particolare a questo vino, era la spuma, assente in tutti gli altri vini. Perignon si stupì della gradevolezza di quell'aroma e si diede da fare per far conoscere quella scoperta al mondo.

Oggi, lo champagne è sicuramente un alleato validissimo per l'organizzazione eventi Roma e ovunque nel mondo. È un modo sicuro per trasformare una festa in un elegante party. Di certo non è qualcosa da concedersi tutti i giorni, ma per un'occasione speciale si può certo fare uno strappo alla regola.