Da nord a sud: i vini più iconici da assaggiare in viaggio

Se sei un appassionato di turismo enogastronomico prendi appunti. Hai mai pensato a un viaggio attraverso l’Italia seguendo solo… il vino? Ogni regione custodisce tesori in bottiglia che raccontano storie di terre antiche, di mani sapienti e di passioni tramandate da generazioni. Prepariamoci a partire: ti porto con me in un’avventura tra vigneti, cantine e calici pronti a incantarti.

Piemonte

Nel cuore delle Langhe, tra dolci colline disegnate da filari ordinati, nasce il Barolo, soprannominato “il re dei vini”. Ottenuto da uve Nebbiolo, si distingue per profumi complessi di rosa, viola, sottobosco e liquirizia, mentre al palato offre tannini decisi ma eleganti. Perfetto l’abbinamento con brasati di manzo, tartufo bianco di Alba, selvaggina e formaggi stagionati. Non meno affascinante il Barbaresco, più fine e immediato, ideale con un piatto di agnolotti del plin o una tagliata di fassona.

Lombardia

La Lombardia è la patria del Franciacorta, lo spumante italiano per eccellenza, prodotto con lo stesso metodo dello Champagne. Bollicine sottili e persistenti, aromi di crosta di pane, frutta secca e agrumi. Provalo con ostriche, sushi, o un risotto allo zafferano. Sulle sponde del Lago di Garda, invece, nasce il Lugana, un bianco fresco e minerale da abbinare a pesce di lago, carpacci e primi piatti delicati come tagliolini al limone.

Trentino Alto Adige

Fra le montagne del Trentino-Alto Adige, le escursioni termiche regalano vini di grande finezza. Il Gewürztraminer ti conquisterà con aromi di rosa, litchi e spezie; perfetto con formaggi erborinati o piatti asiatici speziati. Il Pinot Grigio, secco e deciso, si sposa meravigliosamente con antipasti di mare, trota salmonata o canederli al burro fuso.

Emilia-Romagna

Terra di motori, sapori e convivialità, l’Emilia-Romagna è dominata dal Sangiovese di Romagna: vino fruttato e schietto, perfetto con la piadina romagnola, prosciutto di Parma e squacquerone. Ma a Riccione, località balneare famosa anche per la movida, non perdere la Rebola dei Colli di Rimini: bianco fresco e aromatico, ideale per esaltare grigliate di pesce, vongole veraci e fritture miste dell’Adriatico. Ti consiglio anche di abbinarla a un’insalata di mare con agrumi e finocchio.

Soggiornando in un bed and breakfast potrai trovare un buon punto di partenza per esplorare la gastronomia local. In questa pagina puoi scegliere un b&b a Riccione in zona centrale o a due passi dal mare, così da poter gustare specialità food e calicetti senza dover spostare l’auto.

Veneto

Il Prosecco Superiore di Valdobbiadene è la quintessenza dell’aperitivo: brioso, floreale e fruttato, da provare con salumi, formaggi freschi e stuzzichini di ogni tipo. Ma il Veneto ti regala anche l’emozione dell’Amarone della Valpolicella, un vino rosso ottenuto da uve appassite. Corposo, avvolgente, con sentori di ciliegia sotto spirito, tabacco e cacao, si abbina perfettamente a brasati, stracotti e formaggi stagionati come il Monte Veronese.

Toscana

La Toscana è un sogno per ogni appassionato di vino. Il Chianti Classico, con le sue note di ciliegia, viola e spezie, è perfetto con la bistecca alla fiorentina o la ribollita. Il Brunello di Montalcino, robusto e complesso, accompagna alla perfezione arrosti di cinghiale o pecorino stagionato. Infine, i celebri Super Tuscan come Sassicaia o Tignanello, nati da vitigni internazionali, si abbinano magnificamente a piatti raffinati come il filetto al tartufo.

Umbria

In Umbria, visita Montefalco per assaggiare il Sagrantino, uno dei vini più tannici al mondo, intenso e profondo. Dopo qualche anno di invecchiamento si apre in note di prugna, more e cacao. L’abbinamento ideale? Stracotto di manzo, lepre in salmì o formaggi molto stagionati. Scopri anche il Grechetto, bianco umbro fresco e versatile.

Marche

Le colline marchigiane offrono il Verdicchio dei Castelli di Jesi, un bianco elegante e longevo, che profuma di mela verde, mandorla amara e fiori di campo. Ideale con pesce azzurro, brodetto di pesce, moscioli di Portonovo e spaghetti alle vongole.

Abruzzo

Il Montepulciano d’Abruzzo è un vino rosso intenso e avvolgente, perfetto per accompagnare gli arrosticini di pecora o una porchetta saporita. Scopri anche il Cerasuolo d’Abruzzo, rosato di grande personalità, da provare con piatti di pesce, antipasti e carni bianche.

Campania

Il Taurasi, prodotto da uve Aglianico coltivate su terreni vulcanici, è strutturato e tannico, perfetto con ragù napoletano, capretto al forno e salsicce piccanti. Non dimenticare i bianchi campani: il Fiano di Avellino, con note di nocciola e miele, e il Greco di Tufo, fresco e minerale, ideali per accompagnare spaghetti alle vongole o frittura di paranza.

Sono certo che con questo viaggetto a tema enogastronomia ti sarà venuta voglia di un calicetto con vista spaziando in una delle regioni italiane più famose per la produzione vinicola.

I vini top per l’estate da assaggiare in viaggio

C'è qualcosa di magico in un bicchiere di vino sorseggiato in estate, mentre il sole tinge il cielo di sfumature d’oro e l'aria profuma di salsedine o di erba tagliata. Ogni sorso può diventare un viaggio, un racconto liquido di terre lontane, di tradizioni antiche, di mani che raccolgono grappoli baciati dal sole. Se quest'estate hai voglia di scoprire nuovi sapori, magari direttamente nei luoghi che li hanno visti nascere, ecco i vini imperdibili da assaggiare in viaggio, per brindare a giornate leggere e serate infinite.

 

Vermentino di Gallura: la brezza sarda nel calice

La Sardegna d’estate è un sogno: spiagge bianchissime, acque cristalline e profumi di mirto e lentisco che si perdono nell’aria calda. In questo scenario da favola nasce il Vermentino di Gallura DOCG, un bianco fresco e minerale che sembra racchiudere l’essenza stessa dell’isola.

Coltivato tra i graniti e i venti marini del nord Sardegna, questo vino regala note di agrumi, fiori bianchi e una sapidità che sembra portare in bocca un soffio di mare. L'ideale è sorseggiarlo a piedi nudi sulla sabbia, magari durante una cena a base di pesce alla griglia, mentre il tramonto incendia l’orizzonte.

 

Romagna Albana: assaggi di sole sulla Riviera

Se la tua estate ti porta sulla costa adriatica, tra le dolci colline e il mare che si rincorrono senza fine, c'è un vino che devi assolutamente scoprire: la Romagna Albana. Questo bianco, primo in Italia ad aver ottenuto la DOCG per un vino di questa tipologia, è un inno alla terra romagnola, intenso e avvolgente, con profumi di pesca, albicocca e fiori d’arancio.

E quale miglior luogo per assaggiarlo se non a Gabicce Mare, dove le colline si tuffano letteralmente nel mare? Dopo una giornata tra tuffi e passeggiate, potresti concederti un calice di Albana direttamente in riva al mare, magari approfittando di un’offerta competitiva come quelle che trovi qui per prenotare un hotel a Gabicce Mare sul mare con pensione completa.

 

Txakoli: l’energia dei Paesi Baschi nel bicchiere

Se il tuo viaggio ti porta in Spagna, nei magici Paesi Baschi, c’è un vino giovane e frizzante che incarna alla perfezione l’estate: il Txakoli.

Prodotto sulle colline che scendono verso l’Atlantico, questo bianco vivace è leggermente frizzante, con note di lime, mela verde e un'acidità rinfrescante che invita al secondo sorso. Ideale da gustare nelle piazzette di San Sebastián tra una tapas e l’altra, il Txakoli è il compagno perfetto per le giornate estive: leggero, allegro, spensierato come una risata al tramonto. Da provare rigorosamente fresco, accompagnato da pintxos di calamari fritti o tonno marinato.

 

Rosé di Provenza: la dolcezza della luce

In estate, pochi vini sono capaci di evocare la magia delle giornate lente e luminose come un buon Rosé di Provenza. Nato tra i campi di lavanda, gli uliveti e i borghi in pietra del sud della Francia, il rosato provenzale è una celebrazione della leggerezza: pesca bianca, fragoline di bosco, erbe aromatiche e una freschezza che sembra scolpita dal mistral.

Nella regione della Provenza, tra Aix-en-Provence e la Costa Azzurra, il rosé scorre come l’acqua, protagonista di brunch, picnic e aperitivi sotto i pergolati. Non c'è nulla di più estivo che sorseggiare un calice di rosato chiaro mentre il sole scende lento dietro le colline viola.

 

Fiano di Avellino: il tesoro delle montagne campane

Tra le dolci montagne dell’Irpinia, lontano dal clamore delle spiagge affollate, nasce uno dei bianchi più eleganti e strutturati d'Italia: il Fiano di Avellino DOCG.

Questo vino racconta la storia di una terra generosa e autentica, con profumi che vanno dalla nocciola tostata alla pera, dalla pietra focaia ai fiori bianchi. Perfetto per accompagnare piatti di mare più ricchi, come una grigliata di crostacei o un’orata all'acqua pazza, il Fiano è l’ideale per chi cerca profondità e freschezza nello stesso sorso. Assaggiarlo in una trattoria di campagna, dopo una giornata tra borghi arroccati e sentieri verdi, è un’esperienza da portare nel cuore.

 

Assyrtiko di Santorini: il respiro della Grecia

Se il tuo viaggio estivo ti porta in Grecia, non puoi non cedere al fascino unico dell’Assyrtiko di Santorini. Coltivato in uno dei terroir più estremi del mondo – su suoli vulcanici battuti dai venti e accarezzati dal sole implacabile – questo bianco sorprende per la sua mineralità affilata e la sua freschezza quasi salina. Sorseggiare un Assyrtiko su una terrazza a picco sul mare, con la caldera a far da sfondo e il profumo del mare nell'aria, è pura poesia.
Accompagna perfettamente piatti semplici e saporiti come una feta marinata, un polpo alla griglia o una fresca insalata greca.
Un vino che sa di mare, vento e fuoco.

Il vino è molto più di una semplice bevanda: è un racconto di terre, di persone, di storie. Quest'estate, lasciati guidare dai profumi e dai sapori, scopri il piacere di un sorso autentico nei luoghi dove il vino nasce e si fa poesia.

5 vini frizzanti da provare assolutamente

Hai mai sentito quel brivido sulla lingua, quel tocco frizzante che rende ogni sorso un piccolo spettacolo? I vini frizzanti sono un inno alla convivialità, perfetti per un aperitivo rilassato o per accompagnare una cena speciale. Se non li hai ancora esplorati a dovere, è il momento di scoprire cinque etichette che meritano un posto nel tuo bicchiere. Preparati a un viaggio tra bollicine e sapori inaspettati.

 

Lambrusco: il rosso frizzante che conquista

Dimentica i luoghi comuni: il Lambrusco non è solo quel vino dolce e leggero che molti ricordano. Esistono diverse tipologie, alcune delle quali sorprendono per la loro struttura e complessità. Viene prodotto principalmente in Emilia-Romagna, la patria della buona tavola, e si abbina perfettamente con i sapori decisi della cucina locale.

Immagina un calice di Lambrusco Grasparossa servito fresco accanto a un tagliere di salumi: mortadella, coppa, prosciutto di Parma. Oppure un Lambrusco di Sorbara, più chiaro e con una vena acida vivace, che si sposa alla perfezione con piatti più delicati come il tortellino in brodo. Il Lambrusco è il compagno perfetto per una serata in compagnia, magari in un’osteria emiliana, tra risate e piatti fumanti.

Non c’è modo migliore di gustare un calice di lambrusco se non durante una cena tipica in Romagna. Ti suggerisco un portale conveniente: qui puoi prenotare un hotel a Riccione 3 stelle scegliendo tra strutture locali convenienti per goderti un weekend di sole e mare e poi scegliere un ristorante nell’entroterra per assaggiare i piatti più autentici da sorseggiare in accompagnamento di un buon calice.

 

Franciacorta Saten: l’eleganza della Lombardia

Ti sei mai chiesto cosa significhi davvero "bollicine eleganti"? Il Franciacorta Saten è la risposta. Questo vino bianco frizzante prodotto con metodo classico nella splendida regione lombarda è un’esperienza da non perdere. A differenza degli altri Franciacorta, il Saten ha una pressione più bassa, il che lo rende incredibilmente morbido e avvolgente al palato.

Perfetto per un brindisi raffinato, si abbina benissimo a piatti di pesce come un carpaccio di branzino o una tartare di gamberi rossi. E se vuoi concederti un momento di puro piacere, provalo con un risotto allo zafferano: il connubio tra la cremosità del piatto e la freschezza del vino è semplicemente sublime. Da gustare in una cena a lume di candela o in una terrazza con vista sulle colline della Franciacorta.

 

Prosecco Col Fondo: la tradizione del Veneto in un bicchiere

Il Prosecco lo conosci, certo. Ma hai mai provato il Prosecco Col Fondo? Questa versione ancestrale, meno filtrata e più rustica, conserva un carattere autentico che sorprende al primo sorso. Non aspettarti un vino limpido e cristallino: il Col Fondo ha un aspetto leggermente torbido per via dei lieviti rimasti in bottiglia, che gli donano una complessità straordinaria.

Ideale per chi ama i sapori genuini e poco convenzionali, questo vino veneto si abbina splendidamente a piatti semplici e saporiti. Una focaccia con burrata e alici, le sarde in saor o una selezione di formaggi di malga sono perfetti per esaltare la sua anima sincera. Bevilo freddo, magari in una locanda immersa tra i vigneti del Conegliano-Valdobbiadene, e lasciati conquistare dal suo fascino antico.

 

Bonarda dell’Oltrepò Pavese: un rosso frizzante sorprendente

Se pensavi che i rossi frizzanti fossero una rarità, la Bonarda dell’Oltrepò Pavese è qui per farti cambiare idea. Questo vino lombardo, prodotto con uve Croatina, è un’esplosione di frutta rossa e vivacità. Perfetto per chi ama i vini conviviali e spensierati, ma senza rinunciare a un bel corpo e a una persistenza gustativa degna di nota.

Portalo in tavola con una grigliata mista o con un bel piatto di pasta al ragù di cinghiale. Se preferisci un abbinamento più leggero, provalo con una schiacciata croccante e un formaggio stagionato. E se vuoi vivere l’esperienza autentica, vai a degustarlo direttamente nelle cantine dell’Oltrepò: un territorio che merita di essere esplorato, tra colline morbide e cascine che profumano di storia.

 

Brachetto d’Acqui: il frizzante dolce che incanta

E per chiudere in dolcezza, hai mai assaggiato il Brachetto d’Acqui? Questo vino aromatico piemontese è un piccolo gioiello da sorseggiare con calma. Le sue note di rosa, fragolina di bosco e muschio lo rendono un accompagnamento perfetto per dessert raffinati.

Se ami i dolci, prova il Brachetto con una crostata ai frutti rossi o con dei cioccolatini ripieni. Se invece vuoi osare, abbinalo a un foie gras: il contrasto tra la dolcezza del vino e la sapidità del piatto è pura poesia. E immagina di gustarlo in una serata d’estate, magari a bordo di una terrazza con vista sulle colline piemontesi, quando l’aria è tiepida e le stelle sembrano più vicine.

Vendita online di vini: la praticità del Bag in Box

Il vino è da sempre presente in cene tra amici, in momenti di festa e in situazioni di relax. Le storie e i territori che caratterizzano queste bevande si riflettono nel sapore di ogni calice. Da qualche tempo, le abitudini di acquisto si sono spinte sempre di più verso il mondo digitale, che permette a tutti di ordinare con pochi clic le etichette preferite e di riceverle direttamente a casa. È cresciuto anche l'interesse verso un contenitore innovativo, il Bag in Box, pensato per proteggere e conservare il vino con comodità.

Un nuovo modo di portare il vino a casa

Tra le ragioni che spingono sempre più persone a interessarsi al Bag in Box, c'è lo sviluppo notevole dell'e-commerce. Oggi la vendita online di vino in Bag in Box soddisfa chi è alla ricerca di spedizioni sicure e confezioni pratiche. Grazie al contenitore in cartone robusto, infatti, il sacchetto interno subisce meno urti e si riduce la probabilità di danni. Allo stesso tempo, il rubinetto ermetico impedisce all'ossigeno di entrare e questo consente di mantenere il prodotto fresco anche dopo la prima apertura.

In tanti trovano che questo sistema sia in grado di risolvere uno dei problemi più comuni per chi ama il vino: aprire una bottiglia e non riuscire a finirla in breve tempo. Con il Bag in Box, basta azionare il rubinetto e versare quanto necessario, evitando di ritrovarsi con il contenuto ossidato dopo pochi giorni.

Inoltre, la confezione può essere riposta con facilità in cucina o in dispensa, senza l'impiego di spazi eccessivi. Per chi ordina online poi c'è il vantaggio di poter scegliere formati differenti in base alle abitudini di consumo, verificare le offerte e ricevere tutto a domicilio in tempi rapidi.

Le spedizioni verso Paesi lontani senza complicazioni

Il vino si muove spesso oltre i confini nazionali e la praticità del Bag in Box aiuta moltissimo in queste situazioni. Se una bottiglia di vetro richiede imballaggi speciali e un'attenzione estrema nel trasporto, il cartone del Bag in Box riduce sensibilmente i rischi di rottura. Si tratta di un elemento fondamentale quando i pacchi compiono lunghi itinerari e vengono caricati su diversi mezzi di trasporto.

Grazie alla forma compatta e alla leggerezza complessiva, si abbattono i costi di spedizione e il vino in questo contenitore innovativo è, quindi, una possibilità allettante per il consumatore finale, che riceve a casa una confezione più protetta e, con il semplice gesto di aprire il rubinetto, può godersi un assaggio in qualsiasi momento, senza perdere aromi e sapori originari.

Le origini e la struttura di questo contenitore

Il Bag in Box è stato inventato negli Stati Uniti e nasce dalla necessità di confezionare e trasportare liquidi alimentari in modo affidabile. Nel contenitore è presente una sacca in materiale poliaccoppiato, con strati di polietilene alimentare e poliestere metallizzato, a cui è termosaldato un rubinetto. Una volta riempito di vino, non entra più l'ossigeno e questo evita reazioni indesiderate.

All'esterno, la scatola protegge la sacca interna dagli sbalzi termici e dagli urti. Questa scelta consente anche di impilare più confezioni senza rischiare danni e di spedire il vino in tutta tranquillità. Nel corso del tempo, sempre più aziende vitivinicole hanno compreso il potenziale di questa soluzione, tanto che oggi il Bag in Box comprende linee di ottima qualità, destinate a chiunque apprezzi la praticità quotidiana.

Perché scegliere il Bag in Box

Uno dei motivi che rende il Bag in Box molto utilizzato è la semplicità d'uso: per versare un bicchiere di vino basta azionare il rubinetto e inclinare leggermente la confezione. Inoltre, dal punto di vista logistico, il cartone esterno assicura una maggiore resistenza a colpi o cadute accidentali rispetto al vetro.

Risulta più elevata, di conseguenza, la sicurezza durante le spedizioni e si riducono i costi e i tempi di imballaggio. Tanti consumatori sottolineano anche il risparmio economico che deriva dall'utilizzo di un solo contenitore rispetto a diverse bottiglie: meno spese di trasporto, meno vetro da smaltire e un approccio più semplice alla degustazione del vino.

5 vini rossi italiani da provare assolutamente

L'Italia non è solo un paese di arte e storia, ma anche una terra di vini straordinari che raccontano le storie dei territori da cui provengono. Ogni regione ha il suo gioiello, un vino che porta con sé il profumo delle vigne, il calore del sole e la dedizione di chi lo produce.

I vini rossi italiani sono un simbolo di eccellenza, amati in tutto il mondo per la loro varietà, complessità e capacità di emozionare. Ma cosa rende un vino davvero speciale? È il suo legame indissolubile con la cultura, i sapori e i panorami unici del luogo in cui nasce. In questo viaggio tra colline, vigneti e borghi incantati, ti guideremo alla scoperta di cinque vini rossi italiani da non perdere.

Lambrusco: l'anima frizzante della Romagna

Se pensi alla Romagna, la mente corre subito a colline dorate, borghi pittoreschi e una tavola imbandita di prelibatezze. Tra i protagonisti di questo paradiso enogastronomico c'è il Lambrusco, un vino rosso frizzante che è molto più di una semplice bevanda: è un simbolo di festa, convivialità e tradizione.

Il Lambrusco è perfetto per accompagnare un tour enogastronomico della Romagna. Parti da Bologna e raggiungi Modena, famosa non solo per il suo aceto balsamico ma anche per il Lambrusco Grasparossa, uno dei più apprezzati. Abbinalo a una piadina farcita con salumi locali o a un piatto di tortellini in brodo: le bollicine leggere e il gusto vivace del Lambrusco bilanciano perfettamente la ricchezza dei sapori.

Prosegui verso Reggio Emilia e scopri le cantine storiche che producono il Lambrusco Salamino, ottimo con una tagliatella al ragù. Ogni sorso è un invito a brindare alla vita. Una buona idea per esplorare al meglio la zona? Concedersi almeno un weekend lungo di 3 giorni. La fortuna della zona è che persino in alta stagione i prezzi non sono alti e con un po’ di ricerca online potrai risparmiare. Io, per esempio, mi sono affidata al portale Cattolica.info dove ho trovato strutture ricettive a prezzi competitivi. Se anche tu sei interessato qui trovi una selezione di hotel 3 stelle a Cattolica con formule all inclusive, mezza pensione, pensione completa o solo trattamento b&b.

Barolo: il re dei vini del Piemonte

Il Piemonte è la patria del Barolo, soprannominato "il re dei vini".  Prodotto con uve Nebbiolo, deve la sua impronta ad un mix tra eleganza e complessità. Presenta note di frutta matura, spezie e tabacco che si prestano bene ai sapori corposi della cucina piemontese. Inizia dalle colline delle Langhe, patrimonio mondiale dell'UNESCO.

Visita le antiche cantine e assaggia il Barolo direttamente dai produttori. Mentre sei in zona, non perderti il ​​Castello di Barolo che ospita il Museo del vino. Prova questo grande vino con brasato di manzo al Barolo o una fonduta di formaggio con tartufo bianco d'Alba. È un'esperienza che corona la perfetta armonia tra vino e cucina. Con ogni bicchiere, scoprirai un'altra sfumatura della cultura piemontese.

Chianti: il cuore della Toscana nel tuo bicchiere

I vigneti nel mezzo delle dolci colline della Toscana ospitano il Chianti. È un vino che le persone riconoscono come una tradizione e un'ossessione. Sono l'acidità, i tannini morbidi, la ciliegia e le spezie i tratti distintivi di questo equilibrio fatto principalmente da uve Sangiovese.

Inizia il tuo viaggio nella zona del Chianti Classico, tra Firenze e Siena lungo la famosa "Strada del Vino". Lungo il percorso potresti fermarti nei borghi medievali di Greve, Radda e Castellina in Chianti, ognuno con la sua storia e le sue cantine. Per un abbinamento indimenticabile, prova un po' di Chianti con una bistecca alla fiorentina: i sapori intensi della carne si sposano magnificamente con la struttura del vino. E mentre bevi, lascia che il paesaggio di cipressi e colline toscane conquisti il ​​tuo cuore.

Amarone: la potenza della Valpolicella

Le colline venete della Valpolicella regalano il vino chiamato Amarone, una grande espressione di potenza e finezza. L'Amarone, prodotto da uve appassite Corvina, Rondinella e Molinara, post fermentazione è uno dei vini più ricchi, complessi e vellutati con aromi di frutta secca, cacao e spezie.

Un viaggio in Valpolicella significa immergersi in un territorio molto bello e storico. Si visitano le cantine dove si produce l'Amarone e ci si meraviglia del processo di essiccazione delle uve. Provate questo vino con un piatto di brasato di manzo al vino rosso o con un risotto all'Amarone: i sapori intensi e avvolgenti diventano un mélange capace di conquistare i palati più esigenti. E, naturalmente, è d'obbligo fare un giro a Verona, la città di Romeo e Giulietta, per quel tocco romantico al viaggio.

Primitivo

Viaggiamo in direzione sud fino a raggiungere la Puglia, la terra degli ulivi dal mare azzurro e sereno dove il Primitivo regna sovrano. Questo vino robusto e avvolgente, prodotto principalmente nella zona di Manduria, è famoso per le sue note di frutta rossa matura, confettura e spezie.

Visiterai vigneti soleggiati e cantine amichevoli con un tour enogastronomico in Puglia. Primitivo di Manduria in abbinamento perfetto con le orecchiette al ragù di braciole e con la grigliata mista; dopo un bicchiere di Primitivo, passeggiata tra i trulli di Alberobello o per le strade bianche di Ostuni. Ogni sorriso vi parla del calore e della generosità di questa terra.

Preparati a un viaggio enogastronomico attraverso l'Italia; con ogni calice, scoprirai non solo i sapori autentici di una terra, ma anche il suo spirito più profondo.

I migliori abbinamenti di vini rossi con gli spaghetti all’amatriciana: scopri il Barolo DOCG Prunotto 2019

Gli spaghetti all'amatriciana sono uno dei piatti più iconici della cucina romana, con una storia ricca e un sapore inconfondibile. Ma qual è il miglior vino rosso da abbinare a questo piatto robusto? Scoprilo con noi, mentre esploriamo alcuni dei migliori vini rossi italiani, tra cui il rinomato Barolo DOCG Prunotto 2019, acquistabile su Vinoland.com.

Che cos'è l'amatriciana?

L’amatriciana è un piatto tradizionale italiano originario della città di Amatrice. A base di pomodoro, guanciale, pecorino romano e un tocco di peperoncino, è una delle ricette più amate e replicate nel mondo. Questo piatto offre una combinazione di sapori intensi e profondi che richiedono un abbinamento enologico altrettanto strutturato.

L'importanza dell'abbinamento vino-cibo

Il vino giusto può esaltare i sapori di un piatto, creando una sinfonia perfetta tra cibo e bevanda. Un abbinamento errato, invece, può compromettere l'esperienza gustativa. Con un piatto dal sapore così complesso come l'amatriciana, un vino rosso strutturato è la scelta ideale per bilanciare l'acidità del pomodoro e la grassezza del guanciale.

Le caratteristiche degli spaghetti all'amatriciana

Gli ingredienti principali degli spaghetti all'amatriciana – pomodoro, guanciale e pecorino romano – creano un mix di sapori forti. L'acidità del pomodoro, la sapidità del guanciale e il piccante del pecorino richiedono un vino in grado di bilanciare questi elementi.

Perché i vini rossi sono la scelta ideale?

I vini rossi, con la loro struttura tannica e complessità, si sposano alla perfezione con la robustezza dell'amatriciana. La loro acidità naturale aiuta a tagliare la grassezza del guanciale, mentre i tannini bilanciano la dolcezza del pomodoro.

I principi fondamentali per abbinare il vino giusto

Quando si sceglie un vino da abbinare all'amatriciana, ci sono alcuni principi da tenere a mente.

Abbinamento per contrasto o concordanza?

Un buon abbinamento può basarsi su due principi: contrasto o concordanza. Nel caso dell'amatriciana, un vino rosso con buona acidità crea un abbinamento per contrasto, equilibrando la ricchezza del piatto. Allo stesso tempo, i sapori fruttati e speziati del vino creano una concordanza con il guanciale e il peperoncino.

La scelta del giusto corpo del vino

Con un piatto così saporito, un vino leggero rischierebbe di essere sovrastato. È meglio optare per un vino di medio o alto corpo, come un Barolo o un Aglianico, che possano sostenere il peso del piatto.

La freschezza e l'acidità del vino

Un buon livello di acidità è fondamentale. Questo aiuta a "pulire" il palato tra un boccone e l'altro, esaltando ogni morso degli spaghetti all'amatriciana.

I migliori vini rossi da abbinare all'amatriciana

Barolo DOCG Prunotto 2019: L'eleganza e la struttura

Il Barolo è conosciuto come "il re dei vini", e per una buona ragione. Il Barolo DOCG Prunotto 2019 ha tannini robusti, un'acidità vivace e una complessità aromatica che lo rendono l'accompagnamento perfetto per l'amatriciana. Il suo profilo di frutti rossi e note terrose si sposa meravigliosamente con il pomodoro e il guanciale.

Chianti Classico Riserva: Tradizione e carattere

Il Chianti Classico è un altro grande abbinamento. Con i suoi sapori di ciliegia matura e spezie, offre un equilibrio perfetto tra acidità e struttura tannica, ideale per sostenere il sapore deciso del pecorino romano.

Montepulciano d'Abruzzo: Un vino versatile

Il Montepulciano d'Abruzzo è noto per la sua versatilità. I suoi tannini morbidi e l'acidità ben bilanciata lo rendono una scelta ottima per chi preferisce un vino più accessibile ma comunque capace di tenere testa all'amatriciana.

Aglianico del Vulture: Potenza e complessità

Per chi ama i vini più intensi, l'Aglianico del Vulture è la scelta ideale. Con le sue note di cuoio, spezie e frutti neri, si abbina splendidamente al sapore affumicato del guanciale e al piccante del peperoncino.

Sangiovese Toscano: Equilibrio tra acidità e frutta

Il Sangiovese, la base di molti grandi vini toscani, ha un profilo aromatico fruttato con una vivace acidità. È perfetto per bilanciare l'intensità dell'amatriciana senza sovrastarla.

Perché scegliere il Barolo DOCG Prunotto 2019?

Il Barolo DOCG Prunotto 2019 è un vino che rappresenta l'eccellenza del Piemonte. Grazie alla sua struttura complessa e ai tannini vellutati, è in grado di accompagnare perfettamente i piatti della tradizione italiana, come gli spaghetti all'amatriciana.

Dove acquistare il Barolo DOCG Prunotto 2019 su Vinoland.com?

Per chi desidera provare questo straordinario Barolo, è possibile acquistarlo su Vinoland.com, una piattaforma dedicata ai migliori vini italiani e internazionali.

Come servire il vino rosso con l'amatriciana

Per esaltare al massimo il piacere dell'abbinamento tra vino e cibo, è importante servire il vino correttamente.

La temperatura ideale

Il vino rosso dovrebbe essere servito a una temperatura compresa tra i 16 e i 18 gradi, per esaltare i suoi aromi e sapori.

Il decantamento del vino

Decantare il vino, specialmente il Barolo, permette di far emergere le sue sfumature più complesse.

I bicchieri adatti per il vino rosso

Utilizzare bicchieri ampi consente al vino di "respirare" e rilasciare tutti i suoi aromi.

Consigli pratici per godersi al meglio l'abbinamento

  1. Servi il vino a piccoli sorsi, assaporandolo lentamente per cogliere tutte le sfumature.
  2. Non avere fretta: lascia che il vino si apra gradualmente mentre mangi.

Conclusione

Abbinare il vino giusto agli spaghetti all'amatriciana può elevare un semplice pasto a un'esperienza culinaria indimenticabile. Il Barolo DOCG Prunotto 2019 è una scelta eccellente per chi desidera un vino elegante e strutturato, perfetto per bilanciare i sapori intensi di questo piatto iconico.

Vino DOP di Puglia: tutto quello che c’è da sapere

Mentre anni fa la produzione vinicola della Puglia si concentrava sulla quantità di bottiglie prodotte, ora, sempre più consapevoli del potenziale della loro terra e delle loro uve, i produttori hanno iniziato a puntare sulla qualità, riconvertendo il territorio e i mezzi utilizzati, così da ottenere non solo dei vini che possono competere con le etichette più famose italiane e non, ma ottenendo anche il primato per la zona italiana dove si trova la più alta concentrazione di terra destinata ai vigneti, confermando quanto questa attività sia produttiva per le aziende del territorio e quanto sia economicamente importante anche per l'indotto che gli ruota attorno, dal vetro per le bottiglie, ai trasporti, dai tappi di sughero alla ristorazione.

I risultati

I risultati raggiunti stanno premiando questo cambio di direzione; infatti, con i 28 vini con Denominazione di origine controllata (Doc), 4 di Denominazione di origine controllata e garantita (Docg) e 6 di Indicazione geografica tipica (Igp), si conferma una delle zone italiane più importanti a livello di produzione e qualità del prodotto, e l'aumento dei consensi tra i consumatori lo dimostra, con un trend positivo e in aumento delle vendite, e con sempre più consumatori che hanno iniziato a portare queste bottiglie sulla propria tavola.

Con le sue circa 11.000 aziende agricole e 600 cantine, i vini pugliesi, nonostante le difficoltà degli ultimi anni a livello internazionale, confermano di essere un fiore all'occhiello del nostro paese, con un export in aumento del 9% rispetto all'anno precedente e un quinto posto, a livello nazionale, per numero di etichette certificate.

L'impegno dei vitivinicoltori pugliesi sta premiando, sicuramente aiutati dalla fertilità della terra e dalle varietà autoctone di cui dispongono, hanno saputo sfruttare tutto il potenziale del loro territorio e ne stanno facendo un traino per tutta l'economia agroalimentare italiana.

Le aree vitivinicole

Tutte le zone di questa regione hanno delle caratteristiche che rendono unico e riconoscibile il vino prodotto, coma la Daunia, dove si produce in maniera particolare il bianco, la Murgia Pugliese, dove si producono sia rossi che bianchi o la zona di Taranto, che vanta alcuni dei vini più pregiati.

Molto interessante l'area che va da Brindisi all'Alto Salento o quella di Lecce e del Salento, che vanta numerosi vini Doc, sopratutto provenienti da uve rosse, e dove si produce uno dei rosati più apprezzati dagli abitanti del Nord Europa.

Particolarmente importante la produzione di vini Doc, che per numeri rende la Puglia seconda solo alla Toscana, e che vanta nomi importanti come il Primitivo di Manduria, un vino rosso che ha anche una versione liquorosa e che si ottiene dalle uve Primitivo o il Rosso di Barletta, che si può trovare principalmente nella zona tra Foggia e Bari e che viene prodotto dai vitigni Uva di Troia.

Tra i bianchi si può portare a tavola un Locorotondo, un vino dal gusto molto leggero, prodotto tra Bari e Brindisi che va bevuto giovane e che non ha una gradazione alcolica non molto alta, o il Moscato di Trani, che mantiene la dolcezza delle uve Moscato bianco con cui viene prodotto.

Dove acquistare

Per assaggiare questi vini non è indispensabile andare in un ristorante che ne sia fornito o girare le enoteche nella speranza che vendano queste rinomate etichette, ma ci si può affidare ad internet, tramite dei siti e commerce, come ilvinopugliese.com, che hanno una vasta selezione di bottiglie di tutti i tipi, con delle schede dettagliate da cui si possono ricavare tutte le caratteristiche del prodotto e in cui, a volte, si può approfittare di ottimi sconti per acquistare queste bottiglie da portare sulla propria tavola o da regalare magari proprio in vista delle festività.

Vino biologico come una volta: qualità imbattibile. Le caratteristiche

Cosa significa vino biologico? Ma soprattutto: quali sono le caratteristiche che lo rendono tanto amato e di qualità superba? Prediligere il vino “come una volta” è vantaggioso sotto molti aspetti. Vi raccontiamo gli aspetti unici del vino biologico e perché portarlo (assolutamente) sulle nostre tavole.

La definizione di vino biologico

Il vino biologico, è molto particolare, anche perché proviene da uve coltivate senza alcun utilizzo di agenti chimici di sintesi in vigna, inoltre, presenta un quantitativo di solfiti piuttosto limitato. Anche la vinificazione in cantina prevede un’attenzione e cura elevate, con l’utilizzo di prodotti esclusivamente certificati biologici.

Questa, di fatto, è la definizione ufficiale di vino biologico, a cui facciamo riferimento sin dal 2012, ovvero da quanto è entrato in vigore il regolamento CE 203/2012.

Chiaramente, il vino biologico deve attenersi a requisiti e proprietà ben specifiche: per esempio, il produttore deve assolutamente ottenere la certificazione biologica dell’UE, e l’etichetta del vino presenta sempre il sigillo biologico.

Anche le uve devono provenire dalla coltivazione biodinamica o biologica, ed è assolutamente vietato l’uso di pesticidi ed erbicidi. Per produrre un vino biologico, l’obiettivo è anche quello di seguire linee guida piuttosto rigorose nei confronti dell’ambiente, del clima e delle risorse a disposizione. Un vino “come una volta”, attento al futuro del pianeta.

Caratteristiche organolettiche dei vini biologici

Sono molte le caratteristiche associate al vino biologico: di fatto, la principale è quella di ottenere un vino che esalti al massimo proprio le caratteristiche dell’uva stessa. Il vino “come una volta” risulta così fresco e leggero al palato, e anche il suo livello di bevibilità è unico.

I vantaggi del vino biologico

L’uva biologica è indubbiamente ricchissima di nutrienti, antiossidanti, ma anche sostanze aromatiche: di dimensioni ridotte, il vino, alla fine, risulta molto più aromatico e genuino al palato.

Non solo: anche il livello di acidità è minore, e soprattutto è una caratteristica riscontrata nei vini bianchi, in quanto si va a formare molta meno istamina grazie alla vinificazione biologica.

Non sottovalutiamo in alcun modo l’aspetto ambientale del vino biologico. Lo abbiamo accennato: mediante questo processo, infatti, si protegge e aiuta la natura, ma si favorisce anche la biodiversità degli organismi.

La totalità del processo che porta alla realizzazione del vino biologico è rivolta al sostegno del pianeta: dalla concimazione alla protezione delle piante, anche la fertilità del suolo, mediante il compost e i fertilizzanti minerali o fogliari, ne risente in positivo.

Mantenendo l’inerbimento dei vigneti, anche la quantità di CO₂ è positiva: non si guarda solo, dunque, all’aspetto economico, ma anche ecologico. Ed è davvero importante al giorno d’oggi.

La differenza tra vino biologico e vino biodinamico

Quali sono le differenze tra vino biologico e vino biodinamico? In termini di sostenibilità, troviamo infatti diverse tipologie di vino green, come quello naturale, o ancora vegano.

Il merito dell’agricoltura biodinamica, infatti, va a Rudolf Steiner, che ha fondato l’antroposofia. In breve, la coltivazione delle piante è molto diversa rispetto a quella tradizionale: parliamo di un vero e proprio approccio olistico.

Per certi aspetti, sia per la produzione di vini biologici che biodinamici non vengono in alcun modo sfruttati i prodotti o concimi chimici. Però, la coltivazione biodinamica prende ulteriori fattori come punti di riferimento: posizione dei pianeti e fasi lunari. Contrariamente al vino biologico, però, quello biodinamico non è regolamentato a livello europeo.

Il vino biologico in Italia: sempre più consumatori lo scelgono

In virtù della sua sostenibilità, il vino biologico è sempre più scelto dai consumatori, che decidono ogni giorno di portare sulla propria tavola prodotti biologici, ecologici, attenti al pianeta e al futuro delle prossime generazioni.

Se prima questo settore era considerato una sorta di “nicchia”, oggi è un enorme punto di riferimento. Proprio la consapevolezza ha spinto numerose persone a optare per un prodotto “alternativo”, che ora, però, è la norma.

Ritrovare, poi, le tradizioni di una volta sulla tavola è importante, per preservare ciò che siamo stati e ciò che saremo in futuro. Dalla qualità imbattibile, possiamo provare diverse etichette, tra cui il Vino Rosso Biologico Barbera senza solfiti aggiunti, o ancora il Vino Pinot Grigio Biologico, per un sapore unico e ricercato. Dal rosso al bianco, c’è una scelta biologica per tutti i palati.

5 buoni motivi per acquistare una cantinetta vino

Come ogni investimento, anche quello di una cantinetta vino potrebbe generare qualche dubbio prima dell’acquisto. Ma a pensarci bene, i vantaggi valgono assolutamente la spesa, soprattutto se amate degustare i vini nel migliore dei modi. Temperatura, umidità e corretta posizione sono tre elementi chiave per la buona conservazione del vino. Senza di essi, le proprietà organolettiche andranno perdute, mandando all’aria qualsiasi vostro investimento.

5 buoni motivi per acquistare una cantinetta vino

Non siete ancora convinti? Continua a leggere, scoprirete 5 buoni motivi per acquistare una cantinetta vino per la vostra casa.

  1. Bottiglie protette da ogni danno

Ma non basta un semplice portabottiglie vino per conservare le proprie bottiglie in casa? Potrebbe essere una soluzione, ma avate pensato agli svantaggi?

Un portabottiglie, per quanto solido possa essere, è sempre soggetto a vibrazioni e oscillazioni. Oltre alla possibilità che una bottiglia cada a terra e si rompa, c’è sempre da considerare che un vino, per essere ben conservato, dovrebbe ricevere meno spostamenti possibili.

Ma non è tutto, una cantinetta vino può proteggere le vostre bottiglie dai raggi solari, essendo dotata di un vetro anti UV. Infine, c’è da considerare che i modelli migliori, come le cantinette Bodega, permettono di posizionare le bottiglie nella giusta inclinazione. In questo modo il tappo sarà sempre umido al punto giusto e non si correrà il rischio che entri dell’ossigeno nella bottiglia.

  1. Vini sempre pronti per una degustazione

Vi siete mai trovati nella situazione di avere ospiti a cena e di scoprire di aver dimenticato i vini fuori dal frigorifero? Una situazione piuttosto spiacevole, soprattutto se si tratta di una bottiglia pregiata con la quale volevate fare una bella degustazione in compagnia.

Avere una cantinetta vino vuol dire avere vini sempre pronti al consumo. Esistono anche particolari modelli, come quelli che trovate su cantinettavino.it, regolabili con temperature differenti per ogni ripiano. In questo modo potrete tenere temperature più basse per i vini bianchi e più alte per quelli rossi. Non dimenticare l’umidità! Una buona cantinetta vino consente di mantenere i suoi valori al di sopra del 50%, evitando così che i tappi si secchino troppo. In un portabottiglie il tuo vino sarà invece costantemente esposto a sbalzi termici e subirà processi di degrado a seconda delle stagioni troppo calde o troppo fredde.

  1. Ottimizzazione dello spazio

Quante volte avete desiderato avere una cantina dove raccogliere la vostra collezione di vini? Purtroppo non sempre è possibile averne una, soprattutto se si abita nell’appartamento di un palazzo. Allo stesso tempo, sapete ormai bene che utilizzare un semplice portabottiglie non è un’ottima idea se possedete bottiglie di un certo valore. Anche in questo caso, la cantinetta vino si rivela un’ottima soluzione. Ne esistono infatti di infiniti modelli, ognuno con una sua capienza differente. In questo modo potrete decidere se prendere un modello compatto dove conservare poche bottiglie di qualità, oppure una cantinetta più grande da sfruttare per stoccare l’intera vostra collezione.

In entrambi i casi, avrete a casa vostra un elettrodomestico funzionale e indispensabile per le vostre serate eno-gastronomiche.

  1. Stop ai cattivi odori

Sapete qual è uno dei nemici peggiori di un vino? Gli odori forti. Infatti, ogni vino ha le sue caratteristiche: un odore soave e delicato, o un sapore fruttato e aromatico. La presenza di odori, buoni o cattivi che siano, vanno a mutare le caratteristiche organolettiche di un vino, rovinandolo per sempre. Basta pensare ai profumi che si creano in cucina quando si prepara un piatto di carne o di pesce, o ai cattivi odori derivati da una recente verniciatura delle pareti. Tutto questo va a rovinare l’equilibrio del vino, che perderà non solo il suo gusto caratteristico ma anche il suo valore. Le cantinette vino migliori sono dotate di un filtro al carbone attivo. Si tratta di un filtro che mantiene l’aria interna sempre pulita e priva di odori.

  1. Il pianeta ringrazia

Infine, parliamo di un ultimo vantaggio, in realtà molto più importante di quel che si potrebbe pensare. Spesso infatti si sottovaluta l’impatto che i nostri piaceri hanno sul pianeta, tema che ad oggi dovrebbe essere ancora più importante.

In effetti, avere una cantina ha i suoi vantaggi ed è esteticamente affascinante per chi ama collezionare bottiglie pregiate. Tuttavia, mantenere costanti i valori di temperatura e umidità in una stanza di grandezza intermedia, ha i suoi costi. Per costi non si intende solo economici, ma soprattutto ambientali! Quanta energia potresti risparmiare se, al posto di un impianto di aerazione, aveste un semplice elettrodomestico in casa? Le cantinette vino sono ormai sempre più sofisticate e con lieve aumento di prezzo potrete acquistare un modello di classe energetica A o superiore. Questo vi farà risparmiare sulle bollette ma soprattutto contribuirà ad un mondo più ecologico.

Pronti a comprare la vostra nuova cantinetta vino? Non vi resta che scegliere il modello più adatto alle vostre esigenze!

 

Case d’Alto, quando l’amore per la terra regala i frutti più buoni

"Il vino è per l'anima ciò che l'acqua è per il corpo" . Con questa affermazione Mario Soldati, il popolare regista e scrittore, voleva espletare al meglio quello che rappresenta il vino. Infatti, intellettuali e scrittori si sono sempre espressi per esaltare la qualità e la bontà del nettare di bacco, una delle eccellenze indiscusse del patrimonio nazionale, fiore all'occhiello di un territorio che, da Nord a Sud, produce solo bottiglie di prestigio. Case d'Alto è un'azienda agricola situata nell'Irpinia, storica rappresentante di una zona vocata alla vinificazione che, di generazione in generazione, è in grado di esprimere al meglio tutto l'amore per la terra e i suoi frutti.

 

L'azienda e la sua filosofia

Un connubio perfetto tra tradizione e innovazione, è questo il punto di forza dell'azienda, il cui nome deriva da una vigna ultracentenaria che la bisnonna degli attuali proprietari decise di acquistare, spinta dall'amore e la passione per la terra, nonché il desiderio di produrre vini di alta qualità. Attenzione e meticolosità sono le peculiarità che caratterizzano l'azienda agricola situata tra le dolci colline dell'Irpinia in un territorio unico, beneficiato dal clima e dal terroir favorevole alla coltivazione della vite. Essere al passo con i tempi, pur rimanendo fedeli alle tecniche produttive di una volta: è questa la prerogativa dell'azienda. Sul sito web www.casedalto.it è possibile effettuare un percorso virtuale in grado di fornire tutte le informazioni necessarie. Fiano d'Avellino, Taurasi e Aglianico sono i vitigni prodotti e commercializzati dall'azienda perché l'obbiettivo unico è quello di valorizzare e rendere merito a una terra preziosa in grado di regalare solo l'eccellenza. Tutte le etichette sono certificate IGT, DOC E DOCG a dimostrazione di un lavoro che ha nella cura dei dettagli la sua caratteristica migliore. L'azienda si avvale dal 2018 della certificazione biologica, in quanto ogni fase della produzione, dalla vigna alla cantina, si svolge nel massimo rispetto della natura, limitando al minimo l'intervento di macchinari ed evitando l'utilizzo di fitofarmaci dannosi per l'essere umano e l'ambiente. Si evince, pertanto, che nel momento in cui si visita il sito casedalto.it il nostro sguardo viene catturato dalla cura e dalla bellezza di un'azienda moderna che ha a cuore il benessere dei lavoratori e del pianeta e la qualità dei suoi prodotti.

 

I vitigni, il territorio, le bottiglie

L'evoluzione non può essere tale senza il rispetto per le radici, per la storia, per le persone che ne hanno fatto parte. I vitigni tipici del territorio dell'Irpinia hanno un sapore antico, come l'Aglianico le cui origini provengono dal popolo greco e che in seguito al dominio nell'Italia meridionale è stato trapiantato nell'Appennino. La pianta si adatta perfettamente in ogni microclima e territorio, ma predilige i terreni calcarei e argillosi in quanto più ricchi di minerali. Dall'Aglianico si realizza l'Eclissi Irpinia Aglianico DOC, un vino dal color rosso rubino, consistente e ben strutturato dal sapore intenso e piacevole grazie anche alle note balsamiche. Un vero percorso sublimale che cattura tutti i sensi degli estimatori e non solo.
Il Fiano d'Avellino è un vitigno autoctono tipico di 26 comuni della provincia Irpina che predilige l'esposizione a Sud/Est e Sud/Ovest e i terreni argillosi e calcarei. Il Macerato Campania Fiano IGT è un vino di bacca gialla ottenuto solo da uve Fiano dopo una macerazione sulle bucce di 45 giorni. Al naso si presenta fruttato, grazie alla presenza di frutti quali pesca e albicocca, insieme ad un'intensa percezione floreale che conquista il palato di tutti.
Il Taurasi si ottiene dall'invecchiamento dell'Aglianico e costituisce uno dei vini rossi d'eccellenza della nostra penisola. Solo in seguito a 3 mesi di affinamento obbligatorio, di cui 1 in botti di legno si può ottenere il Taurasi DOC, mentre per il DOCG sono necessari 18 mesi. Il risultato è quello di un vino intenso, gradevole e armonico come il Taurasi Riserva Case d'Alto DOCG, adatto a chi ama i piaceri forti e nel contempo morbidi. Un vino caldo dai sentori balsamici e fruttati indicato per accompagnare i primi piatti di carne e gli arrosti.

Il vino è l'espressione più elevata del piacere, la bevanda per eccellenza, quella che accompagna ogni genere di pasto, La cura per i dettagli, la sapienza, l'amore e la dedizione sono quindi caratteristiche da non trascurare e che l'azienda Case d'Alto ha ben sviluppato al fine di creare etichette che siano l'espressione più autentica del territorio. L'azienda agricola è sempre lieta di accogliere i visitatori con gentilezza e calore al fine di assaporare i prodotti ed effettuare un percorso sensoriale che possa catturare l'attenzione e il palato di chiunque.