Accordini Igino e la leggenda della nascita dell’amarone

Accordini Igino e la leggenda della nascita dell’amarone

Durante il lock-down le persone si sono trovate improvvisamente chiuse in casa e questo ha scosso non poche persone.

In particolare, sono mancate le abitudini di socialità come aperitivi, degustazione enogastronomiche provocando un po’ di stress per tutti.

Non solo le persone comuni ma anche le aziende hanno sofferto questo momento di impossibilità di portare avanti le attività lavorative ai ritmi normali.

Così nel mondo del vino si sono verificati dei cambiamenti dovuti all’economia che rallenta, i locali che non potevano più vendere il vino ai propri clienti, le disposizioni dei decreti che hanno limitato le attività produttive e quindi non hanno permesso i lavoratori di continuare a produrre presso le aziende agricole e le cantine di vino.

Esportare vino non è stato più tanto facile anche grazie alle recenti politiche protezionistiche messe in atto dal continente americano ed altri stati.

Così se prima gustarsi un bicchiere di vino Amarone in una cantina era normale e quasi banale, ad oggi è diventata un’esperienza di lusso e molto desiderata.

bottiglie-amarone

A testimonianza di ciò Guido Accordini della cantina Accordini Igino, situata in San Pietro di Carignano nel veronese, ha aperto di nuovo al pubblico per ritornare ad una normalità piena di gusto.

La cantina, come descritto nella pagina web di Accordini Igino su Trip Advisor, propone uniche esperienze di degustazioni con itinerari legati alla cultura ed i sapori veneti.

La degustazione è guidata dal team di sommelier e cuochi in un ambiente rinnovato, elegante ed accogliente visibile anche nelle immagini dell’account Pinterest Accordini Igino.

La cantina fa parte dell’azienda agricola famosa per la produzione, tra le altre cose, di Accordini Igino Amarone della Valpolicella.

Chi è alla guida di tutto questa gioia per i 5 sensi?

Guido Accordini, imprenditore agricolo ed enologo aziendale esperto di tutti i vini veneti, specialmente di Amarone della Valpolicella.

L’amarone è diventato per Guido una passione, come per il padre Igino Accordini, a testimonianza l’intervista video in occasione del festeggiamento della bottiglia Golfina (un Lugana), mentre racconta la storia affascinante della nascita dell’Amarone.

La storia del vino Amarone

L’Amarone è un vino rosso passito secco che viene prodotto solo in una particolare zona del Nord Italia: la Valpolicella, in provincia di Verona.

Il nome di questo particolare vino deriva dalla parola “amaro”, utilizzata di fatto per distinguerlo dal vino da cui ebbe origine: il dolce Recioto della Valpolicella.

Nella primavera del 1936, il capo-cantina di Villa Mosconi (sede della Cantina Sociale Valpolicella) Adelino Lucchese, assaggiando il Recioto Amaro da un fusto quasi dimenticato esclamò: “Questo non è un amaro, è un Amarone!”

La parola divenne immediatamente la denominazione ufficiale. Ma cosa era successo esattamente?

Di fatto il Recioto dolce, dimenticato in una botte isolata, aveva continuato a fermentare e gli zuccheri si erano trasformati in alcol, fino a diventare secco e perdendo la classica dolcezza.

Venne ufficialmente commercializzato nel 1953, da parte della cantina Bolla, ottenendo subito un grandissimo successo tra gli appassionati.

Come viene prodotto il vino Amarone

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L’Amarone è uno dei vini più apprezzati della Valpolicella. È perfettamente riconoscibile dal tipico colore granato intenso e da un profumo speziato di frutta sotto spirito e di liquerizia.

Le sue caratteristiche dipendono direttamente da un processo produttivo unico e particolare.

La vite viene allevata per tutto il tempo con il sistema della pergola veronese e dura cinque mesi di appassimento lento in fruttaio. Subito dopo avviene la vinificazione a caldo; un processo lungo, che può durare anche due mesi.

Il processo termina con la raffinazione in tonneau per un anno intero, al termine del quale il vino viene posto in acciaio fino all’imbottigliamento.

Una particolare postilla merita l’Amarone Riserva. Questo particolare tipo di Amarone viene prodotto solo in particolari annate e, di conseguenza, la tiratura del vino stesso è molto limitata.

Il processo di lavorazione è leggermente differente rispetto all’Amarone tradizionale. La raffinazione in tonneau, infatti, dura fino a due anni invece che solo dodici mesi.

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