Il vino Prosecco si distingue dallo Spumante
Molto spesso ci chiediamo se il Prosecco è un vino oppure uno spumante.
Il Prosecco fondamentalmente è un vino bianco elegante, dotato di un profumo fruttato e floreale ricavato da un vitigno di uva di nome Glera, tipico delle regioni del Veneto, escluso Verona e Rovigo e Friuli Venezia Giulia, ma viene prodotto anche in Piemonte.
Secondo il Disciplinare, la produzione delle varianti spumante o frizzante è possibile anche in aree diverse da quelle di produzione delle uve, in questo caso rientra anche il Piemonte, che produce Prosecco da moltissimi anni.
La versione Prosecco Spumante è caratterizzata da una capsula che ricopre la gabbietta e il tappo a fungo.
Il Prosecco spumante DOCG riporta la parola superiore sull'etichetta accanto alla scritta Prosecco, questa è una dicitura obbligatoria a garanzia della Denominazione di Origine Controllata, la pressione del vino spumante deve superare i 3.5 bar.
Il Regolamento CE479/08 della normativa UE definisce lo spumante un prodotto ottenuto dalla fermentazione alcolica di uve fresche, di mosto di uve e di vino, caratterizzato da uno sviluppo di anidride carbonica alla stappatura del recipiente, proveniente escusivamente dalla fermentazione e se conservato in recipienti chiusi, presenta una sovrapressione non inferiore a 3 bar, dovuta all’anidride carbonica e per il quale il titolo alcolometrico totale delle partite cuvée destinate alla sua elaborazione non è inferiore a 8.5% vol.
Ciò che contraddistingue il Prosecco dallo spumante è che il Prosecco è un vino, giallo paglierino, leggero e delicato, che può anche non essere frizzante. La versione del Prosecco Frizzante, quello delle bollicine, possiede il tappo senza capsula, per dare la possibilità di non confondersi con il Prosecco Spumante, sull'etichetta è scritta la parola "Frizzante", l'unica differenza fra i due tipi di vini è la pressione, che per il frizzante non deve superare i 2.5 bar.
Lo spumante invece è il prodotto ottenuto dalla prima e dalla seconda fermentazione del mosto. Ricavato da uve di prima qualità raccolte a mano, il mosto pigiato si lascia fermentare, per dare origine alla classica spumatizzazione. Con alcune lievi differenze a seconda della classe qualitativa a cui appartiene il vino, lo spumante è ideale per accompagnare dolci e dessert. Il processo di produzione dello spumante utilizza il metodo Charmat, occorre un mese affinché il vno divenga spumante, aggiungendo poi lieviti e zucchero. Il vino Prosecco è invece un vino giovane, ideale per gli aperitivi e per accompagnare i pasti in modo fresco e gustoso.
Esistono vari tipi di Prosecco: quello Brut, l'Extra-Dry, oppure il Dry, la versione Brut è meno dolce, mentre la versione Dry è quella più dolce, l'Extra-Dry è la via di mezzo tra i due tipi.
Il Prosecco Brut è la categoria che contiene meno zucchero, presenta infatti meno di 12 grammi di zucchero per litro.
Il sapore è pieno, leggermente acidulo e lievemente fruttato: risulta quindi ideale per accompagnare un pasto, in virtù del suo gusto particolarmente intenso si presta molto a tutti i tipi di antipasti, primi piatti a base di pasta, risotti, carni bianche, pesce e formaggi freschi e di media stagionatura.
Il Prosecco Dry comprende il prosecco più dolce, con un residuo di zucchero tra i 17 e i 32 grammi per litro.
Il Prosecco Extra-Dry ha un residuo zuccherino che si aggira tra i 17 e i 32 grammi a litro.
Un quarto della produzione di Prosecco è piemontese e viene prodotto prevalentemente nella categoria "Frizzante" Queste aziende negli anni hanno sostenuto uno sforzo economico incredibile, per promuovere a livello internazionale il marchio Prosecco, portando il vino ad essere considerato non un prodotto tipico di zona di produzione, ma un autentico prodotto Made in Italy.
Dopo una lotta durata moltissimi anni è stata riconoscuiuta la DOC per il prosecco.
Il Comitato Nazionale per la Tutela Vini a denominazione di origine controllata DOC e IGT in un incontro a Roma, ha espresso parere favorevole alla proposta di riconoscimento della nuova DOC Prosecco, finalizzata al rafforzamento della tutela dei vini già commercializzati, con riferimento a DOC e IGT piemontesi.