IntelligentX è una birra prodotta dall'omonimo birrificio londinese. La sua particolarità sta nella tecnologia utilizzata nella produzione: la sua ricetta infatti viene "creata" e "modificata" in basa ai feedback dei clienti raccolti da un bot di Facebook Messenger. Si tratta di una novità assoluta nel settore, destinata, come si dice in gergo, a "fare scuola". Funziona in questo modo: un codice stampato sulla bottiglia rimanda l'acquirente ad un bot, integrato a Facebook Messenger;. Questa particolare Intelligenza Artificiale "rivolge" una serie di domande all'utente. Le risposte vengono interpretate da un algoritmo e gestire da mastri birrai che indirizzano la ricetta della birra secondo i gusti espressi da chi l'ha comprata ed assaggiata. Il feedback è immediato e la sua grandiosità sta nel fatto che, in futuro, porrà domande più specifiche agli utenti così da migliorare la bevanda.
La notizia è stata riportata in Italia dal blog Tecnoandroid e all'estero da Wired. La rivista ha inoltre sentito il co-fondatore di IntelligentX Hew Leith che ha sottolineato l'importanza dell'Intelligenza Artificiale nel creare un prodotto in linea con i gusti dei clienti. "L'IA ha il compito di mettere tutti i clienti nella stessa stanza e di raccogliere tutte le informazioni sulla birra". Senza questo sistema sarebbe estremamente difficile, e richiederebbe molto tempo per un essere umano, raccogliere questa quantità di dati.
"Il team che sta dietro l'IA spero possa un giorno vince una competizione importante produzione della birra" ha continuato Leith. IntelligentX può vantare quattro birre – bionda, ambrata, pale e scura – e la ricetta è stata modificata già 11 volte. Il costo è di 4,50 sterline a bottiglia. Tutte le informazioni sono reperibili al sito ufficiale http://intelligentx.ai/.
Tornando all'idea primordiale che ha spinto Leith ad utilizzare l'IA per la produzione di birra, il manager ha parlato della sua storia personale. Egli ha affermato che la IntelligentX è la classica vicenda di una start-up – come ce ne sono tantissime. L'idea è nato dopo aver incrontrato Mr. McInerney, entrambi "follemente innamorati" della birra. Le loro rispettive società – 10x, un'agenzia creativa fondata da Leith, e la Layer Intelligent di McInerney, una società di machine learning – si sono parzialmente fuse creando un partenariato con l'idea di sviluppare la tecnologia "birraia" partendo da AI.
Leith ha insistito dicendo che la birra così prodotta non è un trucco, ed egli si definisce "un legittimo giocatore nel settore della birra artigianale". Infine ha concluso asserendo che l'IA potrebbe essere utilizzata in futuro anche per "costruire" altri prodotti, dal caffè al cioccolato fino ai profumi. Staremo a vedere.