Fiori, spezie, erbe, piante sono tutti elementi naturali che possiamo trovare molto spesso come ingredienti principali per la produzione di distillati e per aromatizzare o guarnire i migliori cocktail. Alcune tipologie di erbe aromatiche sono perfette per creare mix che rendono più gustosi e saporiti i nostri drink preferiti. Negli ultimi anni, i botanicals rappresentano per i barman esperti degli elementi di tendenza da saper manovrare e mixare alla perfezione.
In questo articolo vedremo nel dettaglio cosa sono i botanicals e perché sono fondamentali per la produzione del gin tonic agrumato, scopriremo poi quali sono quelli più utilizzati e come individuare i botanicals presenti in un gin, magari degustando uno dei quattro gin targati Malfy.
Che cosa sono e come si utilizzano i botanicals nei drink
Il termine botanicals fa riferimento a tutte quegli ingredienti naturali come erbe, fiori, radici o spezie, in grado di poter aromatizzare qualsiasi alimento o bevanda. Questi ingredienti naturali si utilizzano in tante occasioni diverse, in particolare per la macerazione dei superalcolici distillati. Tra i distillati più conosciuti che utilizzano le erbe aromatiche durante la loro macerazione troviamo il gin, come il gustoso gin rosa. L’utilizzo dei botanicals per la macerazione dei distillati è pressoché lo stesso: generalmente, dopo il processo di distillazione della bevanda, si inseriscono questi ingredienti naturali per instaurare un processo di infusione volto ad aromatizzare il liquido. Oltre ad essere utilizzati come ingredienti per aromatizzare, i botanicals sono molto sfruttati anche come guarnizione dei cocktail, rendendoli ben visibili all’interno del bicchiere. Si tratta di un metodo utilizzato dai bartender per dare un valore aggiunto al cocktail grazie all’effetto visivo e alla profumazione dei fiori, delle radici o delle spezie.
Abbinamenti con gin: quali sono i botanicals più utilizzati
Il gin è un distillato secco che si ottiene grazie alla distillazione del ginepro unito all’alcol, viene spesso aromatizzato con diverse erbe aromatiche come spezie, fiori, bacche e ginepro. Le erbe aromatiche utilizzate per la produzione di gin agrumato hanno permesso nel corso degli anni di realizzare diverse tipologie di gin aromatizzati, dai più originali come il gin al pompelmo a più tradizionali come il gin rosa. Gli ingredienti naturali come le erbe aromatiche rappresentano gli elementi che permettono di identificare una tipologia di bevanda alcolica come il gin e il loro utilizzo varia principalmente in base al produttore. Tra i botanicals più popolari troviamo:
- Ginepro;
- Cardamomo;
- Coriandolo;
- Arancia;
- Limone;
- Pompelmo;
- Pepe;
- Angelica;
- Fiori;
- Rose;
- Bacche selvatiche.
La scelta dei botanicals permette di diversificare il prodotto e di valorizzare la terra di origine del produttore, per questo motivo un gin è molto legato al territorio di chi lo produce. I Gin Malfy, ad esempio, sono prodotti realizzati con aromi che caratterizzano la bellissima Costiera Amalfitana.
Come scoprire i botanicals presenti in un gin
Il modo migliore per scoprire quali tipologie di erbe aromatiche sono state aggiunte all’interno del drink scelto per un aperitivo con gin è degustare con calma tutti gli abbinamenti di sapore che troviamo all’interno della bevanda.
La degustazione di un gin segue poche e semplici regole:
- Pulire la bocca da altri sapori, preferibilmente con un sorso di caffè freddo;
- Utilizzare un gin a temperatura ambiente, preferibilmente ad una temperatura che varia dai 21° ai 23°;
- Utilizzare un bicchiere a stelo lungo per preservare gli aromi ed esaltarli, così da poter comprendere alla perfezione tutti i botanicals utilizzati per aromatizzare la bevanda.