Per vini da meditazione si intendono tutti quei vini strutturati per i quali non è necessario alcun abbinamento al cibo. Il vino da meditazione può, infatti, essere degustato da solo poiché racchiude delle qualità organolettiche che vengono apprezzate in un lasso di tempo più lungo rispetto alla durata di una cena. Tra i vini da meditazione ricordiamo, ad esempio, i vini più liquorosi come il Passito di Pantelleria o il Vin santo toscano. Analogamente, tra i vini rossi includiamo quelli da lungo invecchiamento, come il Barolo, l’Amarone o il Cannonau di Sardegna DOC.
Per assaporare un vino da meditazione è importante dunque prendersi il giusto tempo, per rilassarsi e comprendere il vino, nella sua complessità di sapori e sentori. Per assaporare il vino da meditazione e cogliere tutte le sue sfumature è altresì importante scegliere i giusti calici.
Vino da meditazione: i calici più indicati
La forma del bicchiere, oltre a presentare il vino da un punto di vista estetico, è importante per esaltare il colore, il profumo e le sue caratteristiche organolettiche .
Innanzitutto, il materiale più indicato per i calici per vino da meditazione è il vetro sottile o cristallo, trasparente e liscio. E’ consigliabile lavare i calici a mano, con la sola acqua calda, asciugandoli poi con un panno. Inoltre, per degustare al meglio il vino da meditazione è sufficiente riempire il calice fino ad un terzo della sua capacità, se il bicchiere è piccolo. Mentre se il calice è più grande va riempito per un quarto della sua capacità, tenendo il bicchiere dallo stelo e non dalla coppa. Per quanto riguarda i modelli di calice più indicati, citiamo:
- il sauternes, ideale per vini da meditazione, vini dolci e muffati;
- il grand ballon, perfetto per i vini da lungo invecchiamento e particolarmente strutturati;
- il tulipano piccolo, indicato per i passiti e i vini dolci.
Lo stelo sottile ed allungato, dei calici per vino, oltre a conferire un effetto elegante alla presentazione del prodotto, è importante per garantire una migliore manegevolezza del bicchiere, evitando il più possibile il contatto della mano con il bevante per non compremetterne la perfetta temperatura di degustazione.
Precisiamo comunque che il vino da meditazione, seppur si presti maggiormente per una degustazione fuori pasto, può essere abbinato ad alcuni piatti dai sapori particolari , tra cui i formaggi erborinati e stagionati oppure, in riferimento ai vini da meditazione come i passiti, si abbina perfettamente i dolci a base pasta di mandorle e biscotti come i cantucci, e infine si potrà degustare accompagnato da un cioccolato particolare.