Scatole per alimenti personalizzate con logo: come progettarle

Ti è mai capitato di ordinare del cibo a domicilio e di ritrovare casa circondata da scatole che fino a qualche minuto fa contenevano cibo?

Queste "scatole" che contenevano un'italianissima pizza, un’orientale pokè o il classico hamburger da fast-food, si saranno sicuramente accumulate mentre tu eri con la pancia piena e il packaging contornava prelibatezze. Questi ultimi, non sono altro che scatole per alimenti, una soluzione per conservare il cibo in modo impeccabile ma non solo!

Come tutte le scatole per alimenti che si rispettino, possono (e devono!) essere un biglietto da visita perfetto! Come? In questo articolo lo scoprirai.

SCATOLE PER ALIMENTI: COSA SONO

Partiamo dalle basi. Le scatole per alimenti sono contenitori utilizzati per confezionare, proteggere e trasportare cibo e bevande. Attualmente, ci sono molti contenitori disponibili, innovativi o classici, in diverse forme, dimensioni e materiali, a seconda delle esigenze dell'azienda alimentare e delle preferenze del consumatore.

Quasi ogni giorno facciamo esperienza di packaging legati al cibo. Le scatole per alimenti, lo suggerisce il nome stesso, sono molto utilizzate nel settore della ristorazione e della gastronomia, sia per il take away che per il delivery – come abbiamo preso in esempio a inizio articolo. Grazie alle scatole per alimenti, è possibile conservare e trasportare in sicurezza cibi e bevande senza sprecare tempo e risorse.

Le scatole per alimenti possono essere realizzate in vari materiali; ad esempio, le scatole in cartone sono leggere, economiche e personalizzabili, ma non sono adatte a contenere cibi umidi o grassi.

Ma a proposito di personalizzazione…

Le scatole per alimenti possono quindi essere personalizzate con il logo? Certo, ovvio che si! Questo è un modo efficace per promuovere la marca e migliorare la visibilità del prodotto!

SCATOLE PER ALIMENTI PERSONALIZZATE

Le scatole per alimenti personalizzate hanno tutti quegli elementi essenziali per farsi riconoscere nell’immediato.

“I’m Loving It!” se la stai leggendo canticchiando, allora il logo sulla confezione lo hai ben presente nella tua mente.

Questi dettagli apparentemente solo grafici sono, per le aziende che operano nel settore alimentare e della ristorazione, elementi indispensabili. Il branding, infatti, è un fattore chiave per il successo dell'azienda, e le scatole per alimenti personalizzate rappresentano una grande opportunità per promuovere il marchio in modo efficace ed economico. Avere un logo, poi, (e quindi avere la possibilità di avere scatole per alimenti personalizzate) fa sì che l'azienda possa comunicare la propria identità visiva e i valori del marchio in modo immediato e diretto. Il design delle scatole per alimenti può essere personalizzato in base alle esigenze dell'azienda e alle preferenze del consumatore, creando un'esperienza di acquisto completa e soddisfacente.

COS’E’ UN LOGO

“Un logo è un simbolo, un'immagine o un marchio grafico che rappresenta un'azienda, un'organizzazione o un prodotto.”

Il logo, dunque, è un elemento che aiuta a farti fare scacco matto nel marketing, ma saperne creare uno ad hoc per le scatole per alimenti personalizzate è importante; il design deve essere accattivante, e deve preferibilmente riflettere come uno specchio quale è l'immagine che il brand vuole comunicare. Ecco perché di seguito troverai alcuni consigli per aiutarti a progettare le tue scatole personalizzate con logo.

  • Come elemento di design, la creazione di un logo è un processo creativo che richiede una pianificazione e una progettazione attenta. Si parte con il brainstorming di idee, bozze che da idee diventano disegni, ricerche e analisi e si inizia a far luce su quel simbolo che si avvicina di più a quello che le parole non possono dire.
  • Il colore: perché se il colore è emozione è anche un elemento cruciale nel packaging;  vedere una palette comporta un forte impatto sulla nostra esperienza visiva de questo può influenzare la mia decisione d’acquisto.
  • Il font, che ha alla base il medesimo principio del colore: emozione e attenzione. La scelta del font giusto può influenzare ciò che vediamo in un packaging e la percezione del prodotto; è importante scegliere un font che sia facilmente leggibile.
  • Raffinare e testare il logo, che è una fase di prototipazione durante la quale il logo viene mostrato a persone che non sono coinvolte per ottenere feedback.

PACKLY: IL PARTNER PER CREARE SCATOLE PER ALIMENTI PERSONALIZZATE

Se vai sul sito Pack.ly troverai il partner ideale per la progettazione e la produzione di scatole per alimenti personalizzate con logo. Packly, infatti, offre un'ampia gamma di soluzioni di packaging per il settore alimentare, con la massima qualità e personalizzazione a prezzi competitivi. Con Packly puoi creare scatole personalizzate in modo rapido e semplice utilizzando il software di progettazione; basta scegliere il modello, inserire le dimensioni di cui hai bisogno e caricare grafica e logo. Il gioco è fatto! Ecco pronto il tuo packaging alimentare personalizzato in pochi, semplici e veloci passi.

Le ricette e i cocktail con Gin Mare

Gin Mare è il primo gin mediterraneo che rappresenta una vera delizia per gli appassionati del genere. Uno dei cocktail più buoni che si possano preparare con questo gin è il Med in the City, che aggiunge un finale croccante a meravigliose note agrumate. Per prepararlo servono 50 ml di Gin Mare, 15 ml di succo di limone, 15 ml di gum syrup, 10 ml di Tio Pepe Sherry, 3 foglie di basilico fresco e 2 dash di Bitter all’arancia. Per chi, invece, ama i sapori floreali e dolci, il cocktail da realizzare con Gin Mare è Aviation Gin & Tonic: in questo caso servono 50 ml di Gin Mare, 5 ml di succo di limone, 15 ml di liquore alla violetta, 200 ml di acqua tonica e 5 ml di liquore al maraschino.

Che cos’è il Gin Mare

Il Gin Mare è originario della Spagna, e più precisamente di Vilanova I La Geltru, una piccola località situata a pochi passi da Barcellona, affacciata sulle acque del mar Mediterraneo. La distilleria iberica realizzò il suo primo gin agli inizi degli anni ’40 del secolo scorso. A più di 80 anni di distanza, il Gin Mare continua a essere uno dei gin più venduti in Spagna. Frutto di continue ricerche e sperimentazioni, il Gin Mare contiene varie erbe botaniche ed è stato sviluppato con la collaborazione della Global Premium Brands.

Come viene realizzato questo gin

A Vilanova I La Geltru il famoso Gin Mare viene prodotto con un alambicco fiorentino da 25 litri. È di non meno di 4 ore la durata del processo di distillazione, che è preceduto da quasi un anno di maturazione degli agrumi, mentre le erbe botaniche vengono lasciate in infusione per 36 ore. La distillazione viene effettuata 200 litri alla volta, mentre gli scarti toccano i 100 litri. Il passaggio conclusivo consiste nell’aggiunta di spiriti neutri e acqua nel corso delle distillazioni, che in tutto sono sei.

Perché Gin Mare è un gin mediterraneo

L’attributo di mediterraneo per il Gin Mare è stato assegnato a ragion veduta. Infatti, risaltano al naso i diversi odori caratteristici della zona, con una varietà davvero ampia di erbe botaniche che oscillano tra le foglie di oliva e il rosmarino, passando per il timo e il ginepro. Quello che si sperimenta è un tocco al palato davvero originale e speciale, con la brezza marina fresca che viene rievocata in maniera istantanea dall’accento saporito e aromatico. Il consiglio è di gustare il Gin Mare con i cocktail migliori a base di gin, come per esempio il London Mule e il Gin Mare Tonic.

Dove si compra

Per comprare online il Gin Mare si può fare riferimento al sito web dei Fratelli Mazza, marchio noto in tutta la Sicilia per la sua lunga esperienza maturata nel settore dei vini e dei distillati. Una caratteristica peculiare di questa azienda è la ricerca di produzioni poco note, ma di valore assoluto, secondo l’idea di voler scoprire le eccellenze siciliane, italiane e internazionali per diffonderle e farle conoscere. Fratelli Mazza attualmente si rivolge sia al mercato italiano che a quello internazionale; il suo staff nutre una profonda passione nei confronti del vino e di tutte le novità del settore, con la consapevolezza che l’universo del bere richiede un impegno costante e competenze specialistiche.

La fermentazione e l’affinamento

Gin Mare, che è disponibile nel formato da 70 cl e ha una gradazione del 43%, viene realizzato con spezie che arrivano dalla Turchia, dalla Grecia, dall’Italia e dalla Spagna. La sua fama deriva, tra l’altro, dalla sua personalità mediterranea e al tempo stesso speziata, che richiama i profumi costieri dei pini marittimi e degli agrumi, ma anche delle piante di pomodoro, del ginepro, del basilico, delle olive e del rosmarino. Il naso è pervaso da una sensazione gradevole, con una bottiglia artigianale e pura che trasmette le sensazioni del mare.

L’utilizzo dei botanicals nei drink e gli abbinamenti con il gin

Fiori, spezie, erbe, piante sono tutti elementi naturali che possiamo trovare molto spesso come ingredienti principali per la produzione di distillati e per aromatizzare o guarnire i migliori cocktail. Alcune tipologie di erbe aromatiche sono perfette per creare mix che rendono più gustosi e saporiti i nostri drink preferiti. Negli ultimi anni, i botanicals rappresentano per i barman esperti degli elementi di tendenza da saper manovrare e mixare alla perfezione.

In questo articolo vedremo nel dettaglio cosa sono i botanicals e perché sono fondamentali per la produzione del gin tonic agrumato, scopriremo poi quali sono quelli più utilizzati e come individuare i botanicals presenti in un gin, magari degustando uno dei quattro gin targati Malfy.

 

Che cosa sono e come si utilizzano i botanicals nei drink

Il termine botanicals fa riferimento a tutte quegli ingredienti naturali come erbe, fiori, radici o spezie, in grado di poter aromatizzare qualsiasi alimento o bevanda. Questi ingredienti naturali si utilizzano in tante occasioni diverse, in particolare per la macerazione dei superalcolici distillati.  Tra i distillati più conosciuti che utilizzano le erbe aromatiche durante la loro macerazione troviamo il gin, come il gustoso gin rosa. L’utilizzo dei botanicals per la macerazione dei distillati è pressoché lo stesso: generalmente, dopo il processo di distillazione della bevanda, si inseriscono questi ingredienti naturali per instaurare un processo di infusione volto ad aromatizzare il liquido. Oltre ad essere utilizzati come ingredienti per aromatizzare, i botanicals sono molto sfruttati anche come guarnizione dei cocktail, rendendoli ben visibili all’interno del bicchiere. Si tratta di un metodo utilizzato dai bartender per dare un valore aggiunto al cocktail grazie all’effetto visivo e alla profumazione dei fiori, delle radici o delle spezie.

 

Abbinamenti con gin: quali sono i botanicals più utilizzati

Il gin è un distillato secco che si ottiene grazie alla distillazione del ginepro unito all’alcol, viene spesso aromatizzato con diverse erbe aromatiche come spezie, fiori, bacche e ginepro. Le erbe aromatiche utilizzate per la produzione di gin agrumato hanno permesso nel corso degli anni di realizzare diverse tipologie di gin aromatizzati, dai più originali come il gin al pompelmo a più tradizionali come il gin rosa. Gli ingredienti naturali come le erbe aromatiche rappresentano gli elementi che permettono di identificare una tipologia di bevanda alcolica come il gin e il loro utilizzo varia principalmente in base al produttore. Tra i botanicals più popolari troviamo:

  • Ginepro;
  • Cardamomo;
  • Coriandolo;
  • Arancia;
  • Limone;
  • Pompelmo;
  • Pepe;
  • Angelica;
  • Fiori;
  • Rose;
  • Bacche selvatiche.

La scelta dei botanicals permette di diversificare il prodotto e di valorizzare la terra di origine del produttore, per questo motivo un gin è molto legato al territorio di chi lo produce. I Gin Malfy, ad esempio, sono prodotti realizzati con aromi che caratterizzano la bellissima Costiera Amalfitana.

 

Come scoprire i botanicals presenti in un gin

Il modo migliore per scoprire quali tipologie di erbe aromatiche sono state aggiunte all’interno del drink scelto per un aperitivo con gin è degustare con calma tutti gli abbinamenti di sapore che troviamo all’interno della bevanda.

La degustazione di un gin segue poche e semplici regole:

  • Pulire la bocca da altri sapori, preferibilmente con un sorso di caffè freddo;
  • Utilizzare un gin a temperatura ambiente, preferibilmente ad una temperatura che varia dai 21° ai 23°;
  • Utilizzare un bicchiere a stelo lungo per preservare gli aromi ed esaltarli, così da poter comprendere alla perfezione tutti i botanicals utilizzati per aromatizzare la bevanda.
Come pulire i coltelli da cucina

Guida su come pulire perfettamente i coltelli da cucina per non danneggiarli e farli durare più a lungo.

Quando scegliamo di dotarci di un set di coltelli da cucina facciamo un investimento, di fatti questi prodotti possono arrivare a costare anche più di qualche centinaio di euro. Dipende tutto ovviamente dal tipo di prodotto che acquistiamo, dalla sua qualità e dal numero di pezzi. Davanti però ad una spesa minima o grande che sia l’intento dell’acquisto dei coltelli da cucina rimane quello di dotarsi di strumentazione professionale in grado di farci cucinare nel tempo in modo perfetto. Un buon coltello può veramente fare la differenza mentre cuciniamo quindi è importante prendersene cura. Per iniziare a prendersene cura non è sufficiente eseguire l’affilatura di tanto in tanto ma dobbiamo necessariamente imparare anche come si esegue una pulizia perfetta. In questo articolo andremo a parlare proprio di questo, ricorda più ti prenderai cura dei tuoi coltelli più dureranno nel tempo e più soddisfazione avrai.

Come pulire i coltelli da cucina

La pulizia classica dei coltelli non richiede particolari attenzione anche se non possiamo tralasciare alcuni dettagli. Per pulire un coltello professionale basta un po' di acqua, un detergente ed una pezza per piatti liscia. Il lavaggio dei coltelli va eseguito sempre a mano e mai in lavastoviglie, in questo modo la sua qualità sarà migliore e la pulizia più accurata. Una volta lavato il coltello e risciacquato va subito asciugato, ti consigliamo l’utilizzo di un canavaccio di cotone. Dovrai poi riporlo nella sua custodia o in un apposito cassetto se lo hai predisposto.

Quando sono incrostati

Se invece il coltello presenta incrostazioni da cibo è bene immergerlo per uno o due minuti in acqua calda, in questo modo l’incrostazione si ammorbidirà e potremo rimuoverla. Anche in questo caso utilizziamo sempre una pezza liscia e dopo il lavaggio eseguiamo subito l’asciugato per evitare la formazione di ruggine.

Perché non usare una retina o la parte ruvida per lavare i coltelli?

Utilizzando la parte ruvida o una retina rischieremmo di rovinare la lama con graffi che poi ne comprometterebbero le funzionalità. È bene utilizzare invece una pezza liscia per accompagnare e rimuovere lo sporco, tanto le lame dei coltelli professionali non incanalature quindi non vi è il rischio che il cibo si incastri in una di esse. Ora che sai come pulire i tuoi coltelli mi raccomando prenditene cura e vedrai che ti accompagneranno per molto tempo.

Arrosticini abruzzesi: un viaggio tra tradizione e gusto

Nell’immaginario collettivo, complici anche le temperature alte e le giornate lunghe e soleggiate, la voglia di mare e di vacanze diventa sempre più frequente ed insistente. L’Italia è ricca di paesaggi naturalistici, acque cristalline, spiagge e scogliere che accolgono numerosi turisti e visitatori ogni anno, offrendo servizi e momenti indimenticabili.

Tra le mete preferite e scelte dai turisti vi è l’Abruzzo. Una regione che soddisfa le richieste e realizza i desideri di quanti vogliono trascorrere le proprie vacanze all’insegna della natura e della pace ed, al contempo, non vogliono rinunciare alla movida.

Quando si parla dell’Abruzzo, regione compresa tra l’Appennino centrale e l’Adriatico, sono due gli aggettivi che balzano immediatamente alla mente, ossia forte e gentile. Infatti, la natura quasi ruvida e selvaggia si incontra con una storia lunga secoli testimoniata dalla presenza di palazzi, chiese e monumenti.

 

Gli arrosticini abruzzesi sono un’esplosione di sapori e profumi

Montesilvano, città in provincia di Pescara, è considerata essere un’eccellente meta turistica balneare per le sue acque cristalline e per la bellezza e la particolarità delle spiagge. Il turista che sceglie questa meta, però, non godrà soltanto della natura e del paesaggio, ma avrà anche la possibilità di effettuare un vero e proprio viaggio enogastronomico alla scoperta degli antichi sapori ancora oggi particolarmente apprezzati ed amati.

A tal proposito, infatti, è possibile soddisfare il palato gustando gli arrosticini abruzzesi a Montesilvano. La particolarità degli arrosticini consiste nel far parte della categoria street food. Infatti, è possibile immergersi nei gusti e nei profumi della tradizione culinaria abruzzese senza necessariamente fermarsi. Gli arrosticini take away sono serviti in un cartoccio da cui fuoriescono parte degli spiedini con i tocchetti uniformi di carne di pecora. Proprio come se fossero un bouquet di fiori, profumati e belli da guardare.

Il visitatore che sceglierà di assaggiare questo prelibato prodotto della tradizione culinaria regionale non sarà costretto ad interrompere la passeggiata tra le vie del centro cittadino. Insomma, gli arrosticini abruzzesi sono un viaggio nel viaggio alla scoperta delle origini di una terra che non smette mai di stupire, di sorprendere e di conquistare.

 

Le origini degli arrosticini abruzzesi

Gli arrosticini abruzzesi sono spiedini di carne di pecora, diffusi in tutta la regione, vero e proprio tratto distintivo della cucina localeVolendo ricercare le origini di questo piatto ricco di sapori e di storia, è necessario affidarsi a quanto tramandato dalla leggenda. Difatti, si narra l’invenzione degli arrosticini è da attribuirsi a due pastori del Voltigno, collocando l’evento nel 1930 circa.

Accadde che i due pastori, per evitare sprechi della carne, tagliarono a tocchetti di circa un centimetro ciascuno la carne, anche in prossimità delle ossa della pecora. Successivamente al taglio, i piccoli pezzettini di carne divennero spiedini, in quanto furono inseriti su bastoncini di legno per poi, in conclusione, essere cotti sulla brace. Con il passare del tempo, pur restando invariata la tecnica di produzione, è possibile gustare anche alcune varianti di questa tipicità culinaria abruzzese.

In commercio, sono disponibili anche arrosticini di fegato serviti, talvolta, con salse piccanti, con la salvia oppure insaporiti con un filo di olio di tartufo.

Grappa e Cocktail: un binomio che si consolida

Esistono cocktail a base di grappa gustosi ed equilibrati? Il binomio grappa e cocktail è un orrore da bartender o un esperimento tutto da provare? Forse non lo sapevi ma tra le ricette dei bar più esclusivi del nostro Paese la grappa ha un posto d’onore tra gli ingredienti da mixare assieme a frutta, ghiaccio e succhi di frutta. Ciò che conta davvero, per qualunque ricetta, è l’uso di una grappa davvero pregiata perché sarà proprio questa fare la differenza tra una “ciofeca” ed un cocktail eccezionale. Oggi saremo un po’ di parte per cui la prima grappa che ci viene in mente da utilizzare per la preparazione di un cocktail speciale proviene direttamente dal trentino. Difatti siamo certi che potrai servire mix deliziosi a base fruttata utilizzando una grappa Marzadro, la quale, per la sua ricchezza organolettica, potrà dare grande risalto e allietare anche i palati più esigenti.

I cocktail a base di grappa più interessanti

Un cocktail di cui non ci stancheremmo mai è il Grappalicious perché unisce dei sapori insoliti che equilibrano tra loro la dolcezza della prugna, la robustezza della grappa e l’acidità del succo di limone. Per prepararlo basta filtrare il limone, schiacciare le prugne mature e versare il tutto nello shaker con abbondante ghiaccio e cinque centilitri di grappa. Il vero tocco di maestria risiede nel separare la granatina dal cocktail in modo tale che le due consistenze formeranno due strati colorati deliziosi da bere e da vedere.

Se ti piacciono i sapori più decisi, invece, potresti chiedere al barman un bel Punching Bee. Questo cocktail è servito in diverse varianti ma quella che ci piace di più è quella a base di vodka, grappa, miele e camomilla. Per dare un tocco acidulo finale, ideale per mandare giù l’amaro alcolico, il barman esperto aggiungerà anche una goccia di bergamotto. In questo caso ci troviamo dinanzi ad un cocktail piuttosto raro dato che gli ingredienti non sono sempre reperibili su un piano bar qualunque. Occhio al bicchiere perché il Punching Bee va servito solamente in un old fashioned pieno di ghiaccio rotondo e rigorosamente senza cannuccia.

Si può usare la grappa nei cocktail?

Quindi no, non c’è nulla di male nel considerare la grappa come un ingrediente da Cocktail. Questa pratica non è così recente come potresti pensare dal momento che già dagli anni trenta del novecento veniva impiegata come miscela di altri succhi e alcolici. Ne trovi traccia nel libro di Elvezio Grassi, una bibbia per chi lavora nel settore. “Mille Misture” è un trattato di oltre duecento pagine in cui l’autore ripercorre le ricette e i trucchi del mestiere con aneddoti che ne spiegano anche la storia e le origini.

Non è un caso se tra queste pagine compaiano ben cinque cocktail a base di grappa in un periodo storico in cui questa bevanda spiritosa non era ancora considerata così pregiata come accade ai nostri giorni. I puristi storceranno il naso, sostenendo che la grappa debba essere consumata sempre da sola, nel bicchiere giusto e alla temperatura ideale. Questo è vero se ti concedi un’acquavite pregiata, magari invecchiata o aromatizzata al punto giusto. Lo stesso vale per le più pregiate grappe giovani che, tuttavia, possono finire in un bel bicchierone alto assieme a ghiaccio, granatina e succhi di frutta.

Una moda che deve ancora esplodere

Certo è che i cocktail a base di grappa sono più unici che rari e, quindi, trovarli sul menu di un qualsiasi bar potrebbe non essere così facile. Il motivo risiede nel fatto che la grappa è un distillato difficile da equilibrare dal momento che sprigiona una miscela di aromi molto intensa. Se dai uno sguardo all’ABC della miscelazione, infatti, vedrai che gli spirit impiegati per i cocktail sono sempre poco aromatici mentre, la grappa è esattamente l’opposto.

Il rischio che si corre miscelando in modo troppo improvvisato la grappa con altri ingredienti è quello di dare vita ad un completo disastro di sapori, imbevibile ed eccessivamente alcolico. Difatti il cocktail non deve mai dare sensazioni di alcol bruciante, né tantomeno deve anestetizzare olfatto e palato. Ecco perché i bartender più ambiziosi prediligono ricette rivisitare ma usando la grappa giusta, ovvero quella in grado di equilibrare tutti gli ingredienti senza trasformarsi in qualcosa di sgradevole. Magari tra qualche anno la grappa sarà stata sdoganata come il gin nel mondo dei cocktail ma, per il momento, possiamo goderci le poche rarità sul mercato e vantarci di aver avuto la possibilità di assaggiare una rarità introvabile a base di grappa.

Il galateo del caffè: come va servito e come berlo!

Talvolta vi deliziamo con articoli sul caffè e allora, apprendendo un interessante approfondimento sul blog del caffè calabrese per eccellenza, Caffè Aiello, trattiamo oggi un argomento davvero molto curioso ed interessante: il galateo del caffè.

Come servire e come bere la bevanda nera a casa e al bar secondo le regole del buon gusto.

Servire il caffè, al bar e a casa

Il caffè va sempre servito su un piattino, nella sua tazzina e con il cucchiaino posto alla destra di chi dovrà berlo. Anche il manico della tazzina dev’essere orientato a destra, per agevolare l’impugnatura di chi lo berrà. Se però siamo a conoscenza che il nostro ospite, o il cliente del bar, è mancino possiamo invertire tutto agevolando prese e impugnature sulla sinistra.

Nel caso il caffè fosse servito con un biscotto, un cioccolatino o un elemento della piccola pasticceria, questo va posto sulla sinistra del commensale, in un piattino coperto da una salvietta di carta o cotone.

Sia che si tratti del cliente di un bar che di un ospite a casa nostra, se è richiesto per macchiare il caffè, il latte va servito sempre con un piccolo bricco e mai direttamente nella bevanda, sebbene questa regola sia spesso sdoganata sia al bar che a casa, l’importante è sapere che il bon ton richiede sia servito così!

A casa il caffè dev’essere servito sempre dalla padrona di casa, anche se il resto del pasto non è stato servito da lei. Il caffè sarà portato a tavola su di un vassoio nella sua caffettiera se è stato fatto in una moka, purché sia ben lucida e pulita, oppure direttamente nelle tazzine se è stato fatto da macchine per caffè espresso. Zucchero, latte, cioccolata e dolciumi per accompagnare il caffè dovranno essere serviti sempre sul vassoio che, una volta poggiato sulla tavola, sarà svuotato servendo una persona per volta, partendo dalle donne. Se il vassoio non è sufficientemente grande per trasportare caffè e suoi contorni per tutti i commensali, sarà il caso di portare prima solo il caffè alle donne, poi solo il caffè agli uomini ed infine, quando le tazzine sono state servite tutte, portare a tavola latte, zucchero e dolciumi.

Come bere il caffè, al bar e a casa

Il galateo vorrebbe che per bere il caffè sia necessario prendere la tazzina con il suo piattino ed il cucchiaino posto al di sopra, poggiare la tazzina sul palmo della mano accessoria e, una volta zuccherato, girare il caffè tenendo sempre il piattino sul palmo della mano.

Terminata la fase di dolcificazione, per chi lo prende zuccherato, bisogna riporre il cucchiaino al suo posto sul piattino e prendere la tazzina avvicinandola più possibile alla bocca senza inclinare il collo.

Una volta terminata la degustazione bisogna riporre la tazzina sul piattino e solo a quel punto riposare piattino, tazzina e cucchiaino sul bancone del bar o sulla tavola della casa che ci ospita.

Mai lasciare il cucchiaino all’interno della tazzina ed anche per zuccherare il caffè esiste una regola: il cucchiaino deve fare movimenti rotatori dal basso verso l’alto, non solo per compiere un gesto elegante, ma anche e soprattutto per funzionalità: in questo modo infatti la schiuma non si smonterà e il nostro espresso conserverà la sua caratteristica cremina intatta.

Queste sono le principali regole del galateo per servire e per bere il caffè, al bar e a casa.
Ed ora, andiamo a prendere un bel caffè insieme!

Sacchetti per alimenti: meglio plastica biodegradabile o carta?

I danni dell’inquinamento da plastica sono ormai noti e per tale motivo già nel 2018 i sacchetti per alimenti in Italia sono realizzati in plastica biodegradabile. Questa soluzione però non risolve il problema ambientale né soddisfa i consumatori. Le buste in plastica infatti non sono per niente comode. Hanno una scarsa resistenza al peso e si rompono in men che non si dica. Le shopper in carta sono sicuramente la scelta migliore anche per il settore food. Vediamo subito quali sono i vantaggi dei sacchetti per alimenti in carta e come sfruttarli per promuovere al meglio la propria attività.

Perché scegliere i sacchetti per alimenti in carta?

Sfatiamo subito un falso un mito: le shopper in carta non meno resistenti di quelle in plastica, soprattutto se biodegradabili. I sacchetti per alimenti in carta sono caratterizzati da una maggiore resistenza al peso e alle temperature. A seconda dei prodotti maggiormente venduti è possibile realizzare la shopper più adeguata grazie alle varietà di tipi di carta disponibili e alle diverse grammature. A ciò bisogna aggiungere che queste shopper hanno un minore impatto ambientale rispetto alla plastica e sono inoltre riciclabili, riutilizzabili ed economiche. Su Mister Shopper ad esempio una busta in carta avana compresa di incisione con stampa a caldo costa soltanto 0,19 centesimi. Come puoi facilmente intuire la carta oltre ad essere ecologicamente sostenibile offre anche numerosi vantaggi.

Tutte le tipologie di shopper in carta

Come anticipato esistono diverse tipologie di sacchetti per alimenti realizzati in carta. Queste che seguono sono le buste in carta più utilizzate:

  • shopper in carta kraft: in assoluto le più vendute ed economiche. Sono caratterizzate da un’ottima resistenza e sono adatte a qualsiasi tipo di attività: bottega alimentare, attività di ristorazione con consegne a domicilio e asporto, pasticcerie etc.
  • shopper in carta riciclata: sicuramente le più ecologiche. Sono ideali per tutte quelle attività che hanno a cuore il tema ambientale e vogliono trasmettere tale valore ai propri clienti. Recentemente è stato inoltre dimostrato da uno studio che scegliere sacchetti di alimenti in carta riciclata aumenta le vendite: circa il 50% dei consumatori infatti preferisce brand che utilizzano packaging ecologici.
  • shopper di lusso in carta: si tratta della versione più costosa dei sacchetti per alimenti attualmente in commercio. La differenza qui la fanno la grammatura (che solitamente parte da 170 gr circa) ed i manici a cordino realizzati in cotone. Questi sacchetti sono particolarmente indicati per prodotti food gourmet come ad esempio panettoni e colombe artigianali.

 

Due elementi meritano particolare l’attenzione: i manici e la forma delle shopper. Se vendi prodotti piuttosto leggeri puoi scegliere un semplice manico a pattina se invece per quelli più pesanti è preferibile scegliere un manico ritorto in carta. Se vendi prodotti con prezzi medio/alti il manico in tessuto (cotone o raso) è la scelta ideale. In merito alla forma segui queste indicazioni:

  • sacchetti bassi e larghi: per tutte le attività di ristorazione che utilizzano principalmente vaschette per il take-away;
  • sacchetti alti: per le stuzzicherie ed i panini

Shopper personalizzate in carta per attirare nuovi clienti

Le buste non sono semplici contenitori che consentono ai tuoi clienti di trasportare i prodotti acquistati sono degli strumenti di marketing low budget molto efficaci. Una volta usciti dal negozio/ristorante fungono da veri e propri manifesti pubblicitari in giro per la città. Quelli in carta in particolare essendo riutilizzabili continuano a promuovere la tua azienda anche dopo l’acquisto/consegna. Grazie alla personalizzazione puoi realmente attirare nuovi clienti e promuovere il tuo brand o la tua attività. Come? Con un progetto grafico e slogan da stampare sulle tue shopper. Che sia il logo con i contatti utili o una campagna per promuovere saldi ed offerte speciali ti consigliamo di affidarti ad un’agenzia di comunicazione per elaborare una strategia efficace ed un ottimo fornitore per la realizzazione dei sacchetti per alimenti. Su Mister Shopper il processo di personalizzazione ed acquisto è davvero semplicissimo: basta selezionare le diverse caratteristiche delle shopper (stampa, colore, formato) ed inserire il progetto grafico con un semplice clic. Un ultimo consiglio: prima di fare un ordine online cerca informazioni sul fornitore. Le recensioni, quando presenti, sono un ottimo modo per farsi un’idea in tal senso. Oltre al punteggio bada anche al numero e alla data di pubblicazione delle recensioni. Meglio scegliere fornitori che abbiano un buon numero di recensioni aggiornate e con un punteggio medio da 4 in poi.

Tutte le bevande che devono essere presenti durante un pranzo italiano doc

Stai per organizzare un pranzo e vuoi che ogni dettaglio sia impeccabile? Non devi allora prestare attenzione solo ed esclusivamente ai piatti che porterai a tavola, ma anche alle bevande. Ecco qualche indicazione sull’acqua e sul vino, nonché sul migliore caffè da servire ai tuoi ospiti, come le capsule Bialetti ad esempio. 

L’acqua da portare a tavola 

Ogni apparecchiatura che si rispetti deve necessariamente prevedere la presenza a tavola delle bottiglie dell’acqua, sia naturale che frizzante. In questo modo infatti avrai la possibilità di soddisfare le esigenze di ogni commensale che siederà alla tua tavola. Ti consigliamo caldamente di non scegliere mai un acqua di scarsa qualità. In Italia abbiano così tante fonti montane pregiate e rinomate in tutto il mondo, che vale davvero la pena prenderle in considerazione se stia organizzando un pranzo speciale. 

Ricorda inoltre che l’acqua nelle bottiglie di vetro è la soluzione migliore. Il vetro è infatti in assoluto il materiale più indicato per l’acqua, capace di non intaccare minimamente le sue proprietà organolettiche e il suo sapore. Inoltre le bottiglie di vetro risultano molto più eleganti rispetto alle bottiglie di plastica. Non vorrai mica rendere brutta e antiestetica la tua apparecchiatura! Se proprio non puoi acquistare le bottiglie di vetro o hai già provveduto all’acqua necessaria per il tuo pranzo, versa il contenuto dentro ad una bella caraffa, che sia in armonia ovviamente con il resto dell’apparecchiatura. 

Il vino migliore

Il vino non deve mai mancare! Fatti aiutare da un esperto nella scelta del vino più adatto per le pietanze che porterai in tavola oppure cerca qualche informazione online. Sono disponibili così tanti tutorial e guida, che capire quale sia il vino più adatto non è certo un problema, anzi è un vero e proprio gioco da ragazzi. 

La cosa importante è che si tratti di bottiglie di una cantina italiana rinomata e che tu ne acquisti quantità adeguate per il pranzo. Ricorda che puoi scegliere anche diversi vini per le varie pietanza che hai deciso di portare in tavola, un vino per l’antipasto quindi, uno per il primo, uno per il secondo e uno infine per il dolce. Ricorda anche di prestare attenzione alle indicazioni che trovi sull’etichetta relative alla migliore temperatura a cui servire quel vino!

Le capsule caffè Bialetti per concludere il pasto in bellezza

Alla fine del pasto, un buon caffè è d’obbligo, dato che per gli italiani si tratta di un vero e proprio rituale. Tra i molti caffè che sono oggi disponibili in commercio, quello Bialetti è a nostro avviso assolutamente da prendere in considerazione. Questo perché è di alta qualità, Made in Italy, ricercato, ma anche perché Bialetti ha ben pensato di realizzare delle miscele speciali per ogni zona d’Italia. Da Milano a Palermo, ecco che ognuno ha la possibilità di scovare quindi la maschera perfetta. 

Ti consigliamo di scegliere la miscela in base alla zona d’Italia in cui vivi oppure in base ai commensali. Potresti infatti optare per un caffè diverso a seconda della loro città di provenienza, così da soddisfare il loro gusto al cento per cento e far sì che questo pranzo resti nei loro cuori per sempre. Ti ricordiamo che le capsule Bialetti possono essere acquistare anche direttamente online, su shop specializzati come CialdaMia ad esempio. Qui puoi anche fare delle vere e proprie scorte del tuo caffè preferito e risparmiare molto, anche fino al 50% scegliendo di acquistare ingenti quantità del tuo caffè preferito.

Ricorda che a qualcuno il caffè piace corretto, con qualche goccia di liquore. Provvedi quindi ad avere una buona scorta di liquori da proporre a tutti i tuoi commensali, un piccolo extra questo che può davvero fare la differenza. 

Come risparmiare in cucina: dal vino al gas, ecco alcuni utili consigli

Risparmiare, si sa, è oggi come oggi una priorità per la maggior parte delle persone. Dopotutto infatti le spese da sostenere ogni giorno sono innumerevoli e i soldi a disposizione mai sufficienti. Gli amanti del buon vino e della buona cucina però spesso proprio non sanno come riuscire a non spendere un'esagerazione. Ecco allora alcuni utili consigli.

Prima di tutto, segui queste 5 abitudini per risparmiare sul gas:

  1. Se possibile, acquista un piano ad induzione. Eviterai in questo modo di sprecare gas in eccesso e potrai ottenere inoltre eccellenti risultati in cucina, dato che il piano cottura ad induzione diffonde il calore in modo uniforme e consente di tenere sempre sotto stretto controllo la temperatura.

  2. Se non puoi o non vuoi acquistare un piano ad induzione, ricorda di scegliere sempre il fornello da utilizzare in base alla grandezza della pentola. Se devi utilizzare una piccola padella, ad esempio, scegli un fornello piccolo. Optando per un fornello grande infatti correresti il rischio di consumare gas in modo eccessivo.

  3. Scegli la pentola in base alla quantità di cibo che devi cuocere. È inutile mettere a bollire, ad esempio, una pentola grande e stracolma di acqua per una singola porzione di pasta. Una pentola grande ha bisogno di più tempo per scaldarsi infatti, e così arriveresti a sprecare molto gas.

  4. Ricorda di mettere sul fornello solo pentole asciutte e di utilizzare ingredienti a temperatura ambiente, non appena tolti dal frigorifero quindi. In questo modo utilizzerai solo il gas strettamente necessario per la cottura.

  5. È sempre meglio evitare di tenere la fiamma altissima, se non quando strettamente necessario. Consumi più gas e puoi anche arrivare a bruciare le tue pietanze.

Per quanto riguarda invece la bolletta dell’energia elettrica è bene scegliere solo ed esclusivamente elettrodomestici in classi energetiche elevate come A+, A++ o, meglio ancora, A+++. Se hai una tariffa bioraria, ricorda poi di accendere forno e lavastoviglie solo nella fascia oraria in cui pagate meno. Sia per il gas che per la luce, consigliamo di andare alla ricerca anche della tariffa più conveniente, magari sfruttando il potere dei siti di comparazione, in modo da poter limitare l’aumento delle bollette.

Infine l'acquisto del vino e degli ingredienti di cui hai bisogno per le tue ricette. È preferibile fare affidamento su vino ed ingredienti economici? Molte persone credono che sia questa la scelta ideale, ma non è così. Capita spesso infatti che vino ed ingredienti economici siano anche di bassa qualità. È preferibile allora prestare attenzione alle offerte che trovi nei supermercati oppure online, ricordarsi di utilizzare sempre le carte fedeltà e scalare i punti eventualmente accumulati con le spese precedenti, ricordarsi di sfruttare anche i buoni sconto e i coupon. In questo modo il risparmio è assicurato, senza per questo dover scendere a compromessi circa la qualità.

Ci sono dei vini che ti piacciono particolarmente? Allora fai affidamento in modo diretto sull cantina produttrice per acquistarli. È possibile che presso la cantina i vini abbiano un costo inferiore rispetto a quello applicato dai negozi infatti. Inoltre è possibile ottenere in molti casi prezzi di favore per un ordine alla cantina che prevede ingenti quantità di bottiglie. A questo proposito, può essere una buona scelta fare un ordine insieme ad alcuni amici e parenti. Così avrai modo di richiedere molte più bottiglie e ottenere un eccellente risparmio. Ti consigliamo anche di partecipare alle fiere dedicate all'enogastronomia italiana. Durante queste fiere avrai la possibilità di entrate in contatto con alcuni dei prodotti italiani in assoluto migliori e potrai acquistarli a prezzi molto bassi.

Un’ultima piccola considerazione. Se sei amanti del vino, è possibile che tu abbia bisogno di una cantinetta. Nel caso, ricordati di scegliere solo cantinette in elevata classe energetica e che siano in possesso di alloggi a temperatura differenziata. Acquistarle online è la scelta migliore, sul web infatti le puoi scovare a prezzi concorrenziali.