5 cocktail a base di vino da assaggiare in estate e dove sorseggiarli

Quando arriva l’estate, il vino smette di essere solo da pasto e diventa ingrediente protagonista dei cocktail più freschi, colorati e dissetanti. Magari ti è già capitato di sorseggiare uno spritz in spiaggia, ma fidati: c’è molto di più da scoprire.

Dalla Riviera alla Sicilia, passando per colline e città d’arte, ti porto a conoscere 7 cocktail a base di vino da provare quest’estate, con l’abbinamento perfetto tra sapore e location. Perché il gusto è importante, ma anche l’atmosfera in cui lo bevi fa la differenza.

Tinto de Verano sotto il sole di Gallipoli

Semplice, fresco, iconico. Il Tinto de Verano arriva dalla Spagna, ma ha conquistato i cuori anche in Italia, soprattutto nel Sud. Si prepara con vino rosso giovane e una bibita gassata tipo limonata o soda al limone. Servito con ghiaccio e una fettina d’arancia, è perfetto per l’aperitivo.

Dove berlo? A Gallipoli, seduto su una terrazza vista tramonto nel centro storico. Il mix tra l’aroma fruttato del vino e il profumo del mare è qualcosa che difficilmente dimenticherai. E poi, ammettilo: è bello sentirsi un po’ europei anche nel Salento.

Rossini, fragole e bollicine a Misano Adriatico

Il Rossini è un cocktail semplice ma sorprendente: spumante brut o prosecco e purea di fragole fresche. È dolce, frizzante, ma non stucchevole. Ottimo come aperitivo o per un dopocena romantico vista mare.

E quale miglior posto per assaggiarlo se non Misano Adriatico? Qui le serate sono vive, ma mai caotiche, e puoi trovare locali sul lungomare dove il Rossini viene servito con fragole locali e una cura speciale.

Il consiglio extra è pratico e fondamentale: per poter soggiornare e goderti un buon aperitivo o un dopocena senza timore di dover spostare l'auto ti suggerisco di fare come me: prenota un hotel a Misano Adriatico in centro o sul mare, affidandoti ad un portale local come hotel-misano.net. In questo modo non dovrai preoccuparti di guidare e potrai bere in serenità il tuo cocktail a base di vino che ti abbiamo appena suggerito.

Hugo, un classico moderno tra le vette di Merano

L’Hugo è diventato ormai uno dei simboli dell’aperitivo estivo in Italia. Nato in Alto Adige, è un’alternativa leggera al più noto spritz, preparata con vino bianco frizzante, sciroppo di fiori di sambuco, menta e soda.

A Merano, tra mercatini eleganti e scorci montani, l’Hugo ha il suo regno naturale. Sorseggiarlo in un giardino nascosto, magari con una vista sulle Alpi e l’aria fresca di fine giornata, ti fa sentire esattamente dove dovresti essere.

Sangria bianca, lo stile iberico a Palermo

La sangria bianca è la sorella più fresca e leggera della classica sangria rossa. Si prepara con vino bianco fruttato, frutta di stagione (pesche, agrumi, melone), soda o gassosa, a volte con un tocco di liquore.

Palermo, d’estate, è un vortice di sapori e profumi. Bevila in un cortile interno di un palazzo barocco, tra bouganville e lucine appese. Il gusto dolce e agrumato si sposa perfettamente con l’atmosfera un po’ decadente, un po’ viva della città. Una vera fuga dallo standard.

Spritz al rosé l’eleganza a Verona

Il rosé spritz è la versione raffinata e romantica del più noto spritz arancio. Qui il protagonista è il vino rosato frizzante, che si unisce a bitter e soda per creare un mix elegante e visivamente irresistibile.

Dove berlo? A Verona, nella città dell’amore, non puoi scegliere altro. Ordinane uno in Piazza delle Erbe, tra facciate affrescate e voci che si intrecciano, e sentirai tutta la leggerezza delle sere estive. E se ti capita di condividerlo con qualcuno che conta… ancora meglio.

Bicicletta, lo chic che non ti aspetti a Torino

Con un nome così, non può non incuriosirti. La Bicicletta è un cocktail vintage che sta tornando in voga, composto da vino bianco fermo e bitter (come il Campari), servito con ghiaccio e scorza d’arancia.

Torino, con il suo mix tra eleganza sabauda e anima creativa, è il posto perfetto per una bevuta fuori dagli schemi. Ordinane uno in un bar d’autore nel Quadrilatero Romano, magari dopo una mostra o una passeggiata lungo il Po.

Il gusto è secco, deciso, ma il risultato è sorprendentemente equilibrato. Un cocktail per chi sa cosa vuole… ma non ha bisogno di gridarlo.

Kir Royal, le bollicine francesi sul Lago di Garda

Il Kir Royal è una variazione del classico Kir, cocktail francese a base di vino bianco e crème de cassis. Nella versione Royal si usa champagne o spumante brut, per un risultato più elegante e raffinato.

Bevilo sul Lago di Garda, in uno dei tanti lounge bar tra Desenzano e Sirmione. Il contesto perfetto? Una terrazza sul lago, musica soft in sottofondo e la luce rosa del tramonto che si riflette sull’acqua. Un momento da film, che magari non costa poco… ma ne vale ogni sorso.

Royalty‑free vs. musica con licenza: quale scegliere per il tuo ristorante

Quando si apre un locale, uno degli aspetti più sottovalutati ma fondamentali è la scelta della musica ristorante. L'atmosfera sonora, infatti, contribuisce in modo decisivo all’esperienza del cliente, influenzando emozioni, percezione del brand e permanenza nel locale. Valutare se affidarsi alla musica ristorante royalty free o optare per brani con licenza diventa una decisione strategica, sia dal punto di vista economico sia da quello legale.

Perché la musica è essenziale per un ristorante

La musica in un ristorante non è solo un sottofondo: è un vero e proprio strumento di marketing esperienziale. Un sottofondo musicale ben studiato può favorire il rilassamento, stimolare conversazioni piacevoli e persino invogliare i clienti a fermarsi più a lungo. Allo stesso tempo, un palinsesto incoerente o mal calibrato può generare fastidio e compromettere la qualità del servizio percepita. Per questo motivo, sempre più ristoratori scelgono soluzioni professionali come radio in store dedicate, che permettono di programmare una selezione musicale adeguata a ogni momento della giornata: brunch, aperitivo, cena gourmet o serata informale.

Royalty-free: cosa significa e quali vantaggi offre

Il termine “royalty-free” viene spesso frainteso. Non significa necessariamente che la musica sia gratuita, ma che, una volta acquistata la licenza, non è necessario pagare diritti d’autore a società di gestione collettiva come SIAE o SCF per ogni utilizzo. Questa formula offre diversi vantaggi.

  • Risparmio sui costi ricorrenti: non occorre versare compensi annuali per i diritti di esecuzione pubblica.

  • Accesso a cataloghi originali: molte librerie royalty-free offrono brani creati appositamente per ambienti commerciali.

  • Nessun rischio legale: si evitano le sanzioni derivanti dalla riproduzione non autorizzata di musica protetta.

Per un ristorante che desidera un’atmosfera curata ma senza costi aggiuntivi legati ai diritti, le soluzioni royalty-free rappresentano una scelta interessante, soprattutto se integrate con una radio in store che trasmetta contenuti preimpostati e costantemente aggiornati.

Musica con licenza: quando preferirla

La musica con licenza è quella composta e distribuita da artisti e case discografiche che gestiscono i diritti tramite società come SIAE. In questo caso, il ristoratore deve stipulare un contratto e corrispondere compensi annuali per poter diffondere legalmente brani di artisti famosi. Scegliere questa soluzione può avere senso quando:

  • si vuole creare un’atmosfera di forte riconoscibilità con brani noti e amati dal pubblico;

  • si punta su eventi speciali in cui l’impatto della colonna sonora è cruciale;

  • si desidera offrire ai clienti l’esperienza di ascoltare hit internazionali o canzoni di tendenza.

Va però considerato che la gestione delle licenze richiede attenzione: i costi possono essere più alti e l’utilizzo improprio comporta sanzioni severe.

Radio in store: la soluzione professionale per la musica del tuo locale

Molti ristoratori, invece di limitarsi a scaricare brani o creare playlist, si affidano a servizi professionali di radio in store. Queste piattaforme offrono palinsesti musicali pensati appositamente per contesti commerciali, con mood adatti a diversi momenti della giornata e target di clientela. A differenza di una playlist personale, la radio in store non è un contenitore statico di canzoni scelte dall’utente, ma un flusso musicale coerente, aggiornato e progettato per accompagnare l’esperienza dei clienti in modo armonioso. Le tracce sono selezionate per mantenere continuità di stile, intensità e ritmo, evitando interruzioni o cambi di genere improvvisi che potrebbero disturbare l’atmosfera. Non solo, alcune piattaforme specializzate, come MoosBox, integrano l’intelligenza artificiale per potenziare i mood disponibili e ampliare la selezione per il palinsesto. 

Quale scegliere per il tuo ristorante?

La scelta tra royalty-free e musica con licenza dipende principalmente da tre fattori: budget, immagine del locale e gestione operativa.

  • Se il tuo ristorante punta su un’atmosfera unica, personalizzata e priva di vincoli legali complessi, la musica royalty-free trasmessa tramite radio in store rappresenta una soluzione solida ed economicamente vantaggiosa.

  • Se invece desideri proporre brani di successo, allora la musica con licenza è una strada percorribile, anche se più onerosa.

In entrambi i casi, affidarsi a un servizio di radio in store professionale, come quelli offerti da realtà specializzate, assicura la corretta gestione dei diritti, un’ampia scelta di generi e la possibilità di programmare i palinsesti con semplicità.

La musica come elemento identitario del brand

Oltre agli aspetti tecnici e legali, è importante ricordare che la musica per ristorante rappresenta un tratto distintivo del brand. Un lounge bar che propone sonorità chill e raffinate comunica un messaggio diverso rispetto a una trattoria informale che predilige ritmi vivaci e folk. Il sottofondo sonoro diventa quindi parte integrante del racconto del locale, proprio come l’arredamento, l’illuminazione o la presentazione dei piatti. Per questo motivo, vale la pena investire nella scelta musicale e trattarla come un elemento strategico del marketing sensoriale, capace di influenzare l’umore dei clienti e rafforzare la loro esperienza complessiva.

Cocktail bar a Firenze: i posti da non perdere

Firenze è una città ricca di storia e cultura, ma offre anche un panorama vibrante per la mixology contemporanea. I migliori cocktail bar a Firenze stanno ridefinendo l'arte della preparazione dei cocktail, mescolando tradizione e innovazione con l’obiettivo di creare delle esperienze sensoriali pressoché uniche. 

Se dovessimo scegliere, qual è uno dei migliori cocktail bar a Firenze? Tra i luoghi più rinomati spicca senza alcun dubbio Guné San Frediano, un cocktail bar capace di distinguersi non solo per l'atmosfera accogliente, ma anche per l'abilità dei suoi bartender, considerati degli autentici alchimisti del gusto. In particolare Eleonora Romolini, la quale è considerata a pieno titolo la regina di questa arte. 

La mixology contemporanea nei cocktail bar a Firenze utilizza perlopiù ingredienti freschi abbinando delle tecniche avanzate, per realizzare dei drink che assomigliano a un'opera d'arte. Nondimeno, il menu di Guné propone una vasta selezione di cocktail classici reinterpretati e creazioni originali ispirate alla stagione. Ma soprattutto una selezione di cocktail dedicata alle figure femminili che si sono distinte nel corso della storia dell’umanità. Pertanto, gli ospiti si sorprendono nel trovare degli abbinamenti audaci e delle presentazioni impeccabili che stimolano in contemporanea tutti i sensi.

Il successo del locale è da ricercarsi alla continua e costante valorizzazione del territorio mediante la scelta di prodotti locali e se possibile biologici, rendendo quindi ogni sorso un viaggio attraverso le varie sfumature della Basilicata. La combinazione di passione e competenza rende Guné uno dei migliori cocktail bar a Firenze, adatto a chi desidera esplorare sapori contemporanei all’interno di un ambiente ricercato e raffinato.

I migliori cocktail bar a Firenze, a partire da Guné San Frediano

I cocktail bar Firenze rappresentano un punto di riferimento per il momento dell’happy hour, poiché incarnano la fusione perfetta di tradizione e innovazione, attirando sia locali che turisti desiderosi di scoprire nuove esperienze gustative. 

Non a caso, i mixologist sono considerati alla stregua di artisti, capaci di creare delle combinazioni alcoliche, e non, uniche semplicemente utilizzando degli ingredienti freschi e locali, per di più mescolando il tutto con creatività, un goccio di estro artistico e fantasia. Pertanto, ogni bevanda diventa un'opera d'arte, progettata per sorprendere e deliziare i territori sensoriali inesplorati dei clienti.

Un esempio lampante è il Guné San Frediano, il quale rappresenta l'evoluzione dell'arte del miscelare i drink, combinando tecniche tradizionali con innovazioni contemporanee. Si distingue per un approccio scientifico e creativo nella preparazione dei cocktail, dove ogni ingrediente è inteso come protagonista e viene scelto con cura. Nondimeno, vengono applicate delle filosofie sensoriali che si sposano alla perfezione con l’incontro e la contaminazione dei sapori. Perciò, non si trovano solo i classici cocktail ma un assortimento di bevande dal sapore ineguagliabile. 

Tuttavia, superato l’happy hour è tempo di mangiare. Pertanto, il locale offre piatti della cucina lucana, distinguendosi dalla concorrenza per una missione culinaria che lo rende oltremodo speciale. Non a caso, è stato insignito di una stella Michelin, merito del suo approccio gastronomico contemporaneo benché rispettoso delle radici tipiche del territorio della Basilicata. In tal senso, combina elementi esotici a pietanze locali, le quali vengono preparate seguendo i dettami della cucina classica ma ampliandola di tecniche di cottura all’avanguardia.

Oltre la ricerca del gusto: i cocktail serviti nei locali storici o di tendenza, con vista aperta sulla città o nascosti negli angoli particolari

Come ben sappiamo, l'arte rinascimentale fiorentina rappresenta una delle espressioni più elevate della creatività umana. Questo periodo, caratterizzato da artisti come Leonardo da Vinci e Michelangelo, ha trasformato il panorama culturale e visivo dell'Europa intera. Oggi, questa ricca eredità si combina in modo sorprendente con la cucina e la preparazione dei cocktail

Esistono numerosi cocktail bar a Firenze che si distinguono per essere storici o di tendenza, e si affaccia direttamente sulla corte cittadina oppure sono collocati in zone defilate e nondimeno caratteristiche. L'atmosfera elegante e accogliente di questi locali invita a rilassarsi, mentre si esplora un menù in continua evoluzione. Quale scegliere? Per lasciarsi andare alla sperimentazione e sconfinare oltre i sapori tradizionali, basta andare al Guné San Frediano in quartiere Oltrarno.

I cocktail bar tradizionali sono quelli che presentano le classiche preparazioni che tutti conosciamo, mentre i locali di tendenza offrono delle soluzioni innovative che non solo deliziano il palato, ma stimolano i sensi attraverso delle presentazioni artistiche ispirate ai personaggi del passato, perlopiù femminili come nel caso del Guné.

Si tende a seguire la disciplina inerente alla miscelazione dei liquori che include la comprensione dei sapori, delle aromatizzazioni e delle componenti chimiche. I mixologist moderni esplorano una vasta gamma di ingredienti, tra cui frutta fresca, erbe officinali e aromatiche, nonché infusi artigianali. A questo si aggiungono l’uso di attrezzature avanzate, ossia di strumenti come il sous vide (o sottovuoto), il nitrogeno liquido e i torrefattori per estrarre una complessità di sapori unici. 

Questo arricchisce notevolmente le esperienze gustative offerte ai clienti. Non a caso, il  fine ultimo è quello di promuovere l'interazione sociale all’interno di ambienti esclusivi e rinomati. Questa fusione arricchisce l'esperienza del visitatore, in quanto dopo l’assaggio del cocktail, comincia un viaggio sensoriale che oltrepassa la storia e l'innovazione. La scelta della posizione centrale o defilata del locale non fa differenza, poiché nei cocktail bar ci si rilassa lasciandosi guidare solo dal gusto. 

Scoperta una nuova terapia genica contro malattie rare: risultati promettenti in fase clinica

Secondo le principali riviste scientifiche, le sperimentazioni mediche più promettenti sono quelle legate alla terapia genica.
Negli ultimi anni e con il progredire della ricerca, infatti, questo tipo di approccio sta offrendo risultati molto significativi già in fase clinica.
Ma cos'è la terapia genica? E quale contributo può dare alla cura delle malattie rare? Scopriamolo insieme.

Terapia genica: cos'è e come funziona

La terapia genica è uno dei trattamenti medici più innovativi e avanzati con cui è possibile curare una particolare patologia, andando a correggere il malfunzionamento di specifici geni e, attraverso l’editing genetico – e, in particolare, il sistema CRISPR-CAS9-, modificare il DNA per eliminare, aggiustare o sostituire le parti difettose delle cellule.
Con questo tipo di terapia, infatti, il materiale genetico sano viene utilizzato come un vero e proprio farmaco e inserito, sotto forma di molecole ricombinate di DNA o RNA, all'interno del nucleo delle cellule del paziente, andando a creare una copia corretta del gene difettoso o fornendogliene uno nuovo, perfettamente funzionante, che possa compensarne i difetti.
Tale processo avviene grazie ad alcuni specifici vettori virali, come i retrovirus, gli adenovirus e gli adeno-associati (AAV), che, una volta resi innocui e incapaci di replicarsi, vengono introdotti all'interno delle cellule per trasferirvi il materiale genetico curativo.
La terapia genica può essere portata avanti ex vivo oppure in vivo, in base al luogo in cui vengono corrette le cellule difettose. Nella terapia ex vivo, le cellule da aggiustare vengono prelevate dal sangue o dal midollo osseo, messe a contatto con il vettore virale e ritrasfuse nel paziente attraverso il sangue. Nella terapia in vivo, invece, i vettori vengono introdotti direttamente attraverso il sangue, gli occhi o il liquido cefalorachidiano, il cosiddetto liquor.

Malattie rare e terapia genica: le principali applicazioni

Le terapie geniche, sviluppatesi negli anni Settanta, sono state da sempre utilizzate, con ottimi risultati, per trattare alcune malattie rare, ritenute incurabili, e per donare ai pazienti la possibilità di vivere una vita pressocché normale.
A tale categoria, appartengono alcune particolari patologie che colpiscono una minima parte della popolazione, accompagnandola per tutta l'esistenza, compromettendone, in generale, la salute, e, in alcuni casi, riducendone l'aspettativa di vita, soprattutto se non diagnosticate in modo tempestivo.
Come abbiamo visto, la terapia genica sta dando però esiti molto promettenti nella cura di queste malattie.

In particolare, si sta rivelando specialmente efficace contro:

  • la leucodistrofia metacromatica;
  • l'ADA-SCID (immunodeficienza combinata da deficit di adenosina deaminasi);
  • la Sindrome di Wiskott-Aldrich;
  • la talassemia;
  • le mucopolisaccaridosi di tipo I e di tipo 6;
  • la Sindrome di Usher;
  • la Sindrome da iper-IgM;
  • l'osteopetrosi (ARO);
  • la Sindrome di Stargardt;
  • la retinite pigmentosa;
  • l'emofilia B.

Esistono, inoltre, alcune altre malattie non rare che possono essere curate con la terapia genica: fra le principali, ci sono le immunodeficienze primitive, le malattie neurodegenerative come il Parkinson, l'Huntington e l'Alzheimer, le malattie metaboliche, i tumori, le malattie autoimmuni e alcune patologie del sistema neuromuscolare.

Il futuro della ricerca

La terapia genica è una delle sperimentazioni fra le più innovative e promettenti nella cura delle malattie rare.
Proprio per questo, l'EMA, l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), attiva all'interno dell'Unione Europea (UE) e dello Spazio Economico Europeo (SEE), sta sempre più semplificando e velocizzando le procedure finalizzate allo sviluppo, all'autorizzazione e al mantenimento in commercio di farmaci gratuiti, messi a punto grazie alla terapia genica, per curare in modo efficace e mirato i pazienti affetti da malattie rare.
In parallelo, l'Agenzia sta continuando a stanziare importanti fondi destinati alla ricerca di vettori virali sempre più sicuri e infallibili, all'individuazione dei biomarcatori, ovvero di quei parametri da monitorare, nelle fasi iniziali di ogni trattamento, per comprenderne rapidamente i vantaggi e correggerne le criticità, e, infine, alla diffusione dell'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale, uno strumento fondamentale per la simulazione di una quantità consistente di dati sulle malattie rare, soprattutto data l'esiguità dei pazienti che ne soffrono.
Il tutto per rendere possibile, già nei prossimi anni, la cura di un numero sempre più elevato di malattie rare.

Horecava 2025: networking e opportunità di crescita per i professionisti del settore

Horecava 2025 non è solo una vetrina per le innovazioni tecnologiche e sostenibili, ma anche un evento imperdibile per i professionisti del settore Horeca interessati a espandere le loro reti di contatti e a scoprire nuove opportunità di collaborazione.

In programma dal 13 al 16 gennaio 2025 presso il RAI di Amsterdam, questa fiera internazionale richiamerà migliaia di visitatori e espositori provenienti da ogni parte del mondo, rappresentando un’occasione unica per chi lavora nel campo della ristorazione, dell’ospitalità e della fornitura di servizi e prodotti Horeca.

Un ambiente di connessione e innovazione

Horecava è conosciuta per la sua capacità di mettere in contatto attori chiave dell’industria Horeca, facilitando la creazione di nuove relazioni commerciali e la condivisione di conoscenze. I produttori, distributori, ristoratori e fornitori di servizi tecnologici troveranno nell’evento un ambiente ideale per scambiare idee e stringere alleanze strategiche. Gli espositori presenteranno una vasta gamma di soluzioni innovative, tra cui tecnologie all’avanguardia, prodotti alimentari sostenibili e attrezzature che possono ottimizzare la gestione di ristoranti e hotel.

Le opportunità di networking non saranno limitate agli spazi espositivi. Durante l’evento si terranno numerosi incontri mirati, sessioni di speed dating professionale, tavole rotonde e conferenze, tutte pensate per favorire il contatto diretto tra i partecipanti. Queste “sessioni di networking” saranno una preziosa opportunità per le start-up che vogliono presentarsi a un pubblico internazionale e attrarre nuovi investitori o partner commerciali. Le giovani imprese avranno anche la possibilità di partecipare a pitch competition, in cui potranno presentare i loro progetti davanti a una giuria di esperti e potenziali investitori.

L’importanza della sostenibilità

Oltre alle sessioni di networking, Horecava 2025 darà grande risalto al tema della sostenibilità, un argomento ormai centrale per il futuro del settore Horeca. Molte delle innovazioni presentate riguarderanno soluzioni che permettono di ridurre l’impatto ambientale delle attività di ristorazione e ospitalità. Tra i temi trattati ci saranno l’efficienza energetica, la gestione sostenibile dei rifiuti e la riduzione dell’uso di plastica e materiali monouso. Questi argomenti sono di crescente importanza non solo per i grandi operatori, ma anche per le piccole e medie imprese che vogliono adottare pratiche più eco-friendly.

La sostenibilità non è solo una moda passeggera, ma una necessità per le imprese che vogliono rimanere competitive nel mercato globale. Partecipare a Horecava offre l’opportunità di apprendere dalle migliori pratiche del settore e di incontrare fornitori che offrono soluzioni sostenibili innovative. Implementare queste soluzioni può non solo migliorare l’immagine dell’azienda, ma anche ridurre i costi operativi e attrarre una clientela sempre più attenta alle questioni ambientali.

Un’esperienza formativa per tutti i partecipanti

Horecava non si limita a essere un evento commerciale: è anche un’importante occasione formativa. Durante i quattro giorni della fiera, i partecipanti avranno accesso a numerose conferenze, workshop e masterclass tenuti da esperti del settore. Questi eventi offrono una panoramica completa delle tendenze più recenti, delle migliori pratiche e delle innovazioni tecnologiche che stanno plasmando il futuro dell’industria Horeca.

Tra gli argomenti trattati ci saranno la digitalizzazione del servizio al cliente, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per ottimizzare le operazioni di ristoranti e hotel, e le nuove strategie di marketing per attrarre e fidelizzare la clientela. I partecipanti potranno apprendere direttamente dai leader del settore e applicare queste conoscenze al proprio business, migliorando così la propria competitività e preparandosi alle sfide future.

Le aree tematiche che faranno la differenza

Durante Horecava, i padiglioni tematici rappresenteranno un’occasione imperdibile per esplorare il meglio del settore Horeca. In particolare, il padiglione Mediterranea brillerà per l’ampia offerta di eccellenze culinarie provenienti da paesi mediterranei, creando un ponte tra tradizione e innovazione. Tra degustazioni di olio d’oliva e incontri con produttori, questa area è una celebrazione del gusto. Altri padiglioni si concentrano invece, sulle tendenze nel beverage, offrendo soluzioni innovative per migliorare l’efficienza e l’unicità delle attività.

Horecava 2025, un’opportunità da non perdere

Horecava 2025 si preannuncia come un evento imprescindibile per chi opera nel settore Horeca, offrendo un mix di networking, formazione e innovazione. Partecipare all’evento significa avere accesso alle ultime novità del mercato, incontrare potenziali partner commerciali e apprendere come rendere la propria attività più sostenibile e competitiva. Che si tratti di grandi aziende o di piccole start-up, Horecava rappresenta un’occasione unica per crescere e rimanere al passo con i tempi in un settore in continua evoluzione.

Il RAI di Amsterdam diventerà per quattro giorni il punto di riferimento per chiunque voglia costruire relazioni durature e scoprire nuove opportunità di business. Non mancate all’appuntamento con Horecava 2025: il futuro del settore Horeca passa da qui.

Le aziende interessate ad esporre ad Horecava 2025 possono avere maggiori informazioni visitando il sito internet.

Horeca Amsterdam

Il Futuro della Tecnologia: Innovazioni Che Rivoluzioneranno il Nostro Mondo

Cosa ci aspetta nel futuro della tecnologia? Di seguito, scopriremo insieme una serie di innovazioni che potrebbero rivoluzionare la nostra vita. D'altronde, il progresso tecnologico è riuscito a trasformare il mondo in cui viviamo, a più riprese. Le innovazioni tecnologiche dei nostri tempi sono molto più rapide e si evolvono con una certa facilità.

Tale processo è abbastanza naturale, dato che ogni introduzione può essere sostituita con una certa rapidità da un'altra più intuitiva rispetto alla precedente. Le novità sono in grado di assistere la vita umana in numerosi aspetti, così come può fare anche la scienza. Tendiamo a usare tecnologie che hanno dato il via a ulteriori possibilità senza mai fermarci. Le innovazioni seguenti possono avere il potere di cambiare il mondo, rendendolo più semplice e tecnologico.

L'intelligenza artificiale

Si parla molto in questo periodo dell'intelligenza artificiale, una tecnologia molto potente che è già in uso in numerosi ambiti. Le IA stanno entusiasmando il mondo tecnologico e chiunque avverta l'esigenza imminente di migliorare la propria vita con alcuni piccoli accorgimenti.

Le intelligenze artificiali e il miglioramento nella sanità, nella diagnosi e nel trattamento, sono uno degli esempi più importanti della rivoluzione tecnologica del periodo storico nel quale stiamo vivendo. Il miglioramento delle diagnosi e dei trattamenti sanitari grazie all'utilizzo delle IA è evidente, con un notevole impatto sui tempi di diagnosi delle malattie. La tempestività nel diagnosticare una malattia è molto importante per cercare di curare quanto prima i pazienti. Le tecnologie indossabili e vari dispositivi medici tendono a diventare sempre più efficaci e precisi.

La ricerca di una città sempre più connessa, dalla mobilità sostenibile

Nel corso degli ultimi anni, vengono progettate città connesse e auto che si guideranno autonomamente. I trasporti in alcune città europee sono già in evoluzione, dato che sono stati introdotti i primi mezzi a guida autonoma. Neanche questo settore può essere escluso dalla rivoluzione tecnologica che seguirà nei prossimi anni. Persino la gestione del traffico rientrerà in un sistema tecnologico all'avanguardia, in modo da controllare al meglio le difficoltà del traffico. Le macchine elettriche potranno diventare molto più accessibili e convenienti rispetto a quelle in dotazione.

Le tecnologie e la loro eticità

È molto entusiasmante rendersi conto di un mondo più tecnologico e autonomo. Queste tecnologie pensanti come impatteranno sulla società? È essenziale fornire delle risposte adeguate. La preoccupazione maggiore riguarda il futuro del lavoro, visto che molte persone rischiano di perdere le loro mansioni. Non mancano i patemi neanche per quanto concerne la privacy e la sicurezza delle persone. Sono temi fondamentali, ai quali non si è data ancora una vera risposta.

Dovresti tenere conto dell'etica delle nuove tecnologie, sempre più in grado di agire in perfetta autonomia. In un futuro non più così remoto, le macchine saranno capaci di prendere decisioni sulla vita delle persone. Un tema del genere assume una rilevanza determinante e potrebbe

Soluzioni all'insegna della sostenibilità ambientale

Una tecnologia avanzata perde di significato se non viene accompagnata da soluzioni in grado di facilitare la sostenibilità ambientale. Grazie all'utilizzo di energie rinnovabili e di biotecnologie, la vita sulla Terra può subire numerose modifiche e ognuno di noi deve fare in modo che tutto vada per il verso giusto.

Nel caso in cui l'intelligenza artificiale o qualsiasi altra tecnologia innovativa non rispetti determinati standard, i rischi sono molto elevati. La creazione di un nuovo mondo equo e sostenibile ti permette di accedere a una società nella quale la tua vita può essere valorizzata. Ogni dettaglio può rivoluzionare la realtà nella quale stiamo vivendo e dobbiamo essere preparati a qualsiasi evenienza.

Cronache inebrianti: un viaggio attraverso i secoli nella storia dell’alcool

L’utilizzo dell’alcool risale all’antichità, quando l’uomo scoprì il potere della fermentazione e ne fece uso per scopi sociali, religiosi e medicinali. Da quel momento in poi, l’alcool ha giocato un ruolo centrale nella cultura dell’uomo evolvendo nel corso dei secoli e influenzando società, economia e tradizioni. In questo articolo, ci addentreremo in un viaggio attraverso i secoli nella storia dell’alcool, esplorando le sue origini, le antiche civiltà, il Medioevo, l’epoca delle esplorazioni, il proibizionismo e l’industria delle bevande alcoliche.

 

Origini e scoperta

Le prime tracce dell’utilizzo di bevande alcoliche risalgono agli albori della civiltà umana. I nostri antenati scoprirono accidentalmente o intenzionalmente il processo di fermentazione, quando frutta e cereali lasciati a contatto con l’ambiente iniziavano a fermentare, producendo bevande con una componente alcolica. Inizialmente, queste bevande furono utilizzate in contesti religiosi e cerimoniali, ritenute doni degli dei o strumenti per comunicare col divino. Nel corso del tempo, queste bevande trovano applicazioni anche a scopi medicinali, usate per curare malattie e alleviare il dolore.

 

Alcol nell’antichità

Nell’antichità, le bevande alcoliche divennero una parte importante della cultura di varie civiltà. Nell’antica Mesopotamia, la birra era ampiamente prodotta e consumata, e persino i testi cuneiformi riportano ricette per diverse varietà di birra. In Egitto, il vino era considerato un dono divino e aveva un ruolo significativo nelle celebrazioni e nei riti funerari. La Grecia antica celebrava il dio Dioniso attraverso feste ed enigmatici misteri, mentre a Roma il vino era centrale nei banchetti e nelle feste.

 

Alcol nel Medioevo

Durante il periodo medievale, i monasteri divennero importanti centri di produzione di bevande alcoliche, specialmente birra e vino. I monaci raffinarono le tecniche di fermentazione e migliorarono la qualità delle bevande, trasformandole in prodotti ricercati. Tuttavia, con l’aumentare del consumo di alcol nelle società, sorse la preoccupazione riguardo all’abuso e alla condotta immorale. Questo portò alla promulgazione di leggi locali che regolavano la vendita e il consumo di alcolici in alcune regioni.

 

Esplorazione e commercio

L’era delle esplorazioni nel Nuovo Mondo portò alla scoperta di nuove bevande alcoliche. Il rum, prodotto dalle Americhe, divenne una parte essenziale del commercio transatlantico. Nel frattempo, l’Irlanda e la Scozia diedero i natali a uno degli alcolici più iconici: il whisky. Queste nuove bevande alcoliche influenzarono le tradizioni di consumo in tutto il mondo, creando nuove opportunità di scambio e interazione culturale.

 

Proibizionismo e riforma

Nel XIX e XX secolo, emerse il movimento proibizionista, con l’obiettivo di vietare il consumo e la produzione di alcolici per ragioni sociali e morali. Gli Stati Uniti furono uno dei paesi che sperimentarono il proibizionismo, ma questo portò a problemi di contrabbando e alla crescita della criminalità organizzata. In seguito, ci fu una transizione verso leggi più moderate e regolamentazioni, focalizzandosi sulla riforma dell’industria delle bevande alcoliche e sulla promozione di un consumo più responsabile.

 

L’industria delle bevande alcoliche

L’alcool ha avuto un impatto significativo sulla cultura e sulla società in tutto il mondo. Le bevande alcoliche sono spesso associate a momenti di festa, celebrazione e condivisione tra amici e familiari. Inoltre, col passare del tempo, l’industria delle bevande è cresciuta esponenzialmente, passando da produzioni locali a grandi aziende multinazionali. Il settore è diventato un mercato globale, con una vasta gamma di bevande alcoliche disponibili per i consumatori. Questo ha comportato benefici economici ma anche sfide, come la concorrenza e la necessità di promuovere il consumo responsabile.

 

Tendenze contemporanee: nuovi giri di bicchiere

Nel panorama delle bevande alcoliche moderne, le tendenze stanno cambiando. Sempre più persone sono alla ricerca di esperienze uniche, bevande artigianali e mixology creativa. In questo contesto, potresti trovare ispirazione con l’arte della mixology, una vera e propria magia di sapori in ogni bicchiere. 

 

La storia dell’alcool: un affascinante intreccio di scoperte

La storia dell’alcool è un affascinante intreccio di scoperte, tradizioni culturali, sfide sociali ed evoluzione industriale. Dalle sue umili origini nella fermentazione casuale, questa bevanda è diventata un elemento centrale nelle vite delle persone. Tuttavia, la sua storia è anche segnata da momenti di conflitto e riforma, mentre la società cerca di bilanciare i benefici delle bevande alcoliche con i rischi associati al loro abuso. Nell’attuale panorama, con nuove tendenze e preoccupazioni sulla salute, fare un viaggio attraverso i secoli nella storia dell’alcool ci insegna a godere dei suoi doni senza mai trascurare il senso di responsabilità.

Esplorando l’ampia gamma di portabottiglie di Showine: Un connubio di stile e materiali di alta qualità

Showine, l’affermato e-commerce specializzato nel settore, ha trasformato l’arte di conservare e presentare le bottiglie di vino in un’esperienza affascinante grazie alla sua ampia gamma di portabottiglie. L’azienda pone una particolare attenzione alla qualità dei materiali e al design, offrendo una vasta selezione di portabottiglie realizzati in legno, metallo, pietra e plexiglass.

Portabottiglie di Showine: materiali e qualità

I portabottiglie offerti da Showine non solo garantiscono una conservazione adeguata, ma aggiungono anche un tocco di eleganza e stile all’ambiente circostante. Ogni portabottiglie è progettato con cura per esaltare la bellezza delle bottiglie di vino e creare un punto focale visivamente affascinante. Sia che tu desideri esporre la tua migliore selezione di vini in cantina o creare un’elegante vetrina nel tuo salotto, Showine ha la soluzione perfetta per te.

I materiali di alta qualità utilizzati nella produzione dei portabottiglie assicurano una durata nel tempo e una protezione adeguata per le tue bottiglie. Ogni dettaglio, dall’ergonomia alla stabilità, viene curato con attenzione per garantire una presentazione impeccabile. Inoltre, la varietà di materiali disponibili consente di scegliere un portabottiglie che si adatti al tuo stile e all’atmosfera che desideri creare.

Le tipologie

Con Showine, puoi trasformare la conservazione e la presentazione delle tue bottiglie di vino in un’esperienza esteticamente piacevole. I portabottiglie offerti dall’azienda sono un connubio di funzionalità e design, consentendoti di esporre e conservare le tue bottiglie con orgoglio. Che tu sia un appassionato collezionista o desideri semplicemente valorizzare il tuo amore per il vino, Showine ti offre la soluzione ideale per soddisfare le tue esigenze estetiche ed espositive.

Portabottiglie in legno

Un’elegante fusione di tradizione e calore naturale Showine propone una collezione di portabottiglie in legno che incanta gli amanti dello stile classico e rustico. Realizzati con legni pregiati, come quercia o mogano, questi portabottiglie esprimono un senso di calore e tradizione. La varietà di forme e dimensioni consente di adattarsi a diversi spazi, dal soggiorno all’enoteca personale.

Portabottiglie in metallo

Un’armonia tra robustezza e modernità Per gli amanti del design moderno e minimalista, Showine propone portabottiglie in metallo che incarnano una sensazione di robustezza ed eleganza contemporanea. Realizzati in acciaio inossidabile lucidato o con finiture speciali, questi portabottiglie offrono una soluzione elegante e duratura per conservare e mettere in mostra le bottiglie di vino.

Portabottiglie in pietra

Showine si distingue anche per la sua collezione di portabottiglie in pietra, che aggiungono un tocco di raffinatezza e originalità all’ambiente. Realizzati con pietre naturali, come il marmo o il granito, questi portabottiglie uniscono l’estetica elegante alla resistenza duratura. Ogni portabottiglie in pietra è un’opera d’arte unica, poiché i dettagli naturali delle pietre conferiscono un carattere distintivo a ciascun pezzo.

Portabottiglie in plexiglass

Trasparenza moderna e versatilità Per un’estetica moderna e minimalista, Showine offre una selezione di portabottiglie in plexiglass. Questi portabottiglie si distinguono per la loro trasparenza cristallina, che mette in risalto le bottiglie di vino come vere opere d’arte. La versatilità del plexiglass permette di creare forme e design unici, trasformando la presentazione delle bottiglie in un’esperienza visivamente affascinante.

 

Perché scegliere Showine

Showine, attraverso il suo e-commerce specializzato, offre un’ampia gamma di portabottiglie in diversi materiali come legno, metallo, pietra e plexiglass. Ogni materiale offre un’esperienza di conservazione unica, combinando stile, eleganza e funzionalità. Sia che tu preferisca l’atmosfera calda del legno, l’armonia moderna del metallo, l’incanto naturale della pietra o la trasparenza versatile del plexiglass, Showine ha il portabottiglie perfetto per soddisfare i tuoi gusti e le tue esigenze. Esplora la loro collezione e trasforma la tua esperienza di conservazione del vino in un’opera d’arte.

Vino e calorie: quello che dovresti sapere

Quando si tratta di vino e calorie, è importante considerare che la maggior parte dei vini contiene un certo numero di calorie a causa del suo contenuto alcolico. Tuttavia, alcuni vini tendono ad avere un contenuto calorico leggermente inferiore rispetto ad altri. Se stai cercando di ridurre l'apporto calorico durante la tua dieta, potresti voler optare per alcune opzioni di vino più leggere. Tuttavia, ricorda che la moderazione è fondamentale, poiché l'eccessivo consumo di alcol può influire negativamente sulla salute.

Insieme al dietologo di Udine Dott. Mauro Meloni cercheremo di capire come andare ad inserire il vino in modo salutare nella dieta, senza andare ad impattare troppo sul bilancio giornaliero delle calorie.

H2 – Quali sono i vini con meno calorie? Mentre le calorie possono variare leggermente a seconda del produttore e delle caratteristiche specifiche del vino, di seguito sono elencati alcuni dei vini generalmente considerati con meno calorie per calice (in genere 150 ml):

  1. Vino bianco secco: il vino bianco secco, come il Pinot Grigio o il Sauvignon Blanc, solitamente contiene circa 120-140 calorie per calice.
  2. Vino rosato secco: il vino rosato secco ha un contenuto calorico simile al vino bianco secco, con una media di circa 120-140 calorie per calice.
  3. Champagne: lo champagne o lo spumante secco sono spesso scelte popolari per festeggiamenti e brindisi, e contengono solitamente circa 90-100 calorie per calice.
  4. Vino rosso leggero: alcuni vini rossi più leggeri, come il Pinot Noir o il Chianti, hanno un contenuto calorico medio di circa 135-165 calorie per calice.
  5. Vino frizzante: i vini frizzanti, come il Prosecco o lo Champagne demi-sec, hanno una quantità di calorie simile allo champagne, con una media di circa 90-100 calorie per calice.

Ricorda che questi valori possono variare in base al produttore e alle specifiche del vino. È sempre consigliabile leggere le informazioni nutrizionali specifiche sulle etichette dei vini per avere una valutazione accurata delle calorie.

Vino e dieta possono convivere?

Il vino può essere parte di una dieta equilibrata e salutare se consumato con moderazione. Anche se contiene calorie, bere vino con moderazione può far parte di uno stile di vita sano. Tuttavia, è importante tenere conto dell'apporto calorico complessivo e delle proprie esigenze caloriche giornaliere. È fondamentale mantenere una moderazione nell'assunzione di alcol e bilanciare l'apporto calorico complessivo con una dieta equilibrata e uno stile di vita attivo.

Come scegliere un vino con meno calorie per la tua dieta

Se desideri scegliere un vino con meno calorie per la tua dieta, puoi prendere in considerazione i seguenti suggerimenti:

  1. Opta per vini bianchi secchi o rosati secchi anziché vini dolci o liquorosi, che tendono ad avere un contenuto calorico più elevato.
  2. Cerca vini con un contenuto alcolico più basso, poiché l'alcol contribuisce alle calorie totali del vino.
  3. Leggi le informazioni nutrizionali sull'etichetta del vino, quando disponibili, per avere una stima delle calorie.
  4. Limita le porzioni e bevi con moderazione. Un calice standard di vino è solitamente considerato di 150 ml.

Ricorda che la scelta di un vino con meno calorie non dovrebbe sostituire una dieta equilibrata e uno stile di vita sano.

A cosa serve l’alambicco?

Hai sentito parlare di alambicco? Ma cos’è? A cosa serve? Scopriamolo in questo articolo così che tu possa acquistare il migliore. L’alambicco ha una storia molto antica che risale a migliaia di anni fa, non è noto il periodo preciso in cui fu realmente inventato ma sappiamo che non è di epoca moderna e che per tutti questi anni ha condizionato il processo di distillazione di prodotti di ogni genere. In questo articolo non ti porterò a scoprire la sua storia perché in parte è ancora un mistero ma ti porterò a capire cos’è, come funziona e come sfruttarlo al meglio ma prima devi conoscere la distillazione un processo scientifico strettamente legato all’alambicco  che si può ottenere al meglio solo utilizzato il miglior alambicco in circolazione.

Che cos’è la distillazione?

La distillazione è un processo scientifico e per qualcuno un’arte che permette di realizzare prodotti unici che sono ottenuti dalla fermentazione di sostanze di vario genere. Il processo di distillazione è particolarmente conosciuto ed utilizzato in ambito alcolico, viene infatti utilizzato per realizzare diverse bevande alcoliche tra cui la grappa. Per avviare però il processo di distillazione viene utilizzato l’alambicco.

Che cos’è l’alambicco?

L’alambicco è perciò lo strumento che permette di avviare un processo di distillazione e di dare vita al prodotto, nel caso più diffuso ad una bevanda alcolica nei casi più moderni ad altri liquidi particolari come olii essenziali. Di fatti il processo di distillazione si sta applicando sempre a più prodotti, e viene perciò sperimentato su vari fronti, ciò ci permette di trovare sempre prodotti originali e nuovi sul mercato.

Ora vediamo come funziona. Prendiamo ad esempio la realizzazione di una grappa semplice senza aromi aggiuntivi. L’alambicco presenta una caldaia all’interno della quale andranno inserite le vinacce, le vinacce non sono altro che la buccia dell’uva e mosto fermentato. La caldaia viene chiusa grazie ad un tappo ermetico dal quale esce un tubo che è solito chiamarsi collo di cigno. Dentro al collo di cigno passano i vapori dell’alcol in ebollizione che devono raggiungere la serpentina. La serpentina viene raffreddata ad acqua dove i vapori generati in precedenza riassumono la forma liquida dando vita al distillato e quindi alla grappa. Questo tipo di alambicco e di processo è sicuramente il più semplice che possiamo incontrare ed è anche quello che possiamo utilizzare a livello casalingo. Vi è poi la distillazione continua che permette di utilizzare un alambicco differente che si “autoricarica continuamente” producendo un costante distillato. Questa tipologia di metodo è ovviamente utilizzato in ambiti più professionali e dove le quantità di distillato da ottenere sono elevate.